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Francesca Lombardi ph. Pasquale Paradiso

26 Maggio 2017

Sapore di Sale

La Versilia nei racconti dei suoi protagonisti

Cinque personaggi della Versilia ce la raccontano. Hanno interessi ed età diverse, ma un tratto comune: la descrivono senza malinconia ma con energia vibrante

Gherardo Guidi, proprietario de La Capannina

Il locale più antico del mondo, stesso nome dagli esordi e di sua proprietà a partire dai fulgidi Seventies… una piccola hit delle serate indimenticabili?
Tantissime... ne ricordo una per tutte: la serata dei 50 anni. Avevo invitato Il Bagaglino al completo. Una notte speciale.
Il personaggio più charmant che ha frequentato il suo locale?
Sul palco non posso dimenticare Grace Jones, Kid Creole and The Coconuts, gli Spandau Ballet. Dal punto di vista umano il Conte Zucchini dei Gonzaga, elegante, unico… Poi ci sono stati i grandi socialite, in testa Gigi Rizzi.
Di questi giorni la notizia che ha ripreso la gestione della Bussola, per rilanciarla con il suo stile…
Cerco sempre nuovi stimoli, è carattere! Poi ci tenevo a mantenere unito il team de La Bussola, che lavora con me da anni. L’abbiamo rifatta completamente per darle sprint, ora sembra un locale di NY o Miami. Per distinguerla da La Capannina la programmazione ruoterà intorno ai grandi dj internazionali per tutta l’estate.
Oggi come vive questi luoghi?
Vivo qui anche d’inverno da alcuni anni. Quando il tempo è bello indosso le mie sneakers e vado sulla spiaggia a camminare. Dopo pranzo in ufficio, per confrontarmi con i miei ragazzi. Io - si figuri - sono ancora un patito di valzer.
Non le chiedo dove prende l’aperitivo, lei è a casa nel posto più magico, ma cosa ordina al tramonto?
Non bevo mai, da quando sono un ragazzo. Altrimenti come avrei potuto fare questa vita fino alla mia età?!
Il piatto che parla della sua Versilia…
Il soufflé de La Capannina!
Un libro in uscita che racconta la sua fantastica avventura umana e imprenditoriale. Ci anticipa qualcosa? 
Lo presentiamo a breve, proprio in Capannina s’intitolerà Gherardo Guidi, come ha sedotto la notte. Ma il mio grande successo in amore rimane mia moglie Carla, senza di lei non sarei qui!

Massimo Fiacchini, proprietario della Boutique Fiacchini

Il primo negozio a Forte dei Marmi?
Aperto nel 1971 dai miei genitori nella mitica via Carducci…Adesso abbiamo sei punti vendita.
Nei suoi ricordi un’estate particolarmente glam?
Tutte le estati qui lo sono: spesso si anticipano mode che altrove si vedranno l’anno dopo, in alcuni posti magari non arriveranno mai.
Cosa non deve mancare nel nostro guardaroba quest’estate?
Si va dai capi radical chic di Vetements agli abiti raffinati di Tom Ford, passando per le college bag di Saint Laurent e le borse di Fontana Milano che vendiamo in esclusiva per tutta Italia.
La Versilia in un piatto?
Spaghetti alle arselle ovviamente! Quelli della Carmela al bagno Annetta sono tra i miei preferiti, ma anche da Marco all’Osteria del mare sono pazzeschi.
La Versilia in una canzone?
Mi piace pensare a Sapore di Sale, girando in bici per il paese.
La sua giornata quando non lavora?
Una corsa sul pontile, un giro in barca e poi mare tutto il giorno, al bagno San Francesco, al bagno Angelo o al Costanza oppure un pranzo al Gilda.
Il suo luogo per l’aperitivo al Forte?
Un classico Aperol (con selz) al Bar Principe in centro. Ma anche sulla suggestiva terrazza nel nostro negozio principale in Via IV novembre.
Una cena speciale, dove?
Da Lorenzo, dove ogni domenica sera Gioacchino mi prepara piatti semplici e perfetti. 
Una notte come a 20 anni, ma quest’estate: dove e con quale look?
In capanna (La Capannina, ndr) ieri oggi e domani, con un pijama di seta di F.r.s. di Francesca Ruffini.

Gianni Mercatali, “operaio” della comunicazione

Un ricordo indelebile degli anni ’60 e la Versilia era come oggi Ibiza…
Gli escamotage per entrare alla Bussola a vedere Celentano oppure Mina!
La trova molto cambiata oggi?

Sicuramente in cinquant’anni la Versilia è cambiata, come ogni cosa cambia in mezzo secolo di vita. Ma mantiene inalterata l’anima.
Oggi come vive questi luoghi?
Da quando avevo 7 anni, nel 1954, frequento sempre lo stesso bagno il Silvio al Forte. E poi tutti i riti che la vita in Versilia porta con sé…
I suoi pomeriggi come trascorrono?
Da qualche anno il pomeriggio faccio il nonno portando le mie nipotine ai cavallini in piazzetta. Poi alle 18:30 al caffè de La Versiliana.
Il piatto del cuore
Gli spaghetti alle arselle rigorosamente pescate al Forte.
Un indirizzo per la colazione?
La Pasticceria Soldi.
E invece a cena, dove porta i suoi ospiti speciali?
Al Forte da Lorenzo e a Pietrasanta all’Enoteca Marcucci oppure da Filippo. Prima però un aperitivo in Capannina oppure sulla terrazza panoramica del Lux Lucis, all’Hotel Principe del Forte.
Un posto per la notte che consiglierebbe al figlio trentenne di un suo amico?
Ieri come oggi sicuramente la Capannina, è un luogo che non ha età.
E quello dove va lei con i suoi amici?
Dopo una buona cena amo fare il nonno e verso mezzanotte chiudo la giornata.
 

Fiammetta Vanelli, imprenditrice

La Versilia in un piatto?
Un pesce appena pescato da Pesce Baracca, aperto due anni fa vicino al pontile del Forte. Format internazionale, con accenti street.
La Versilia in una canzone?
Le serate con Bob Sinclair, anche quando era incinta di 7 mesi.
La sua giornata ideale quando è in vacanza in Versilia?
Colazione a Il Giardino poi al Bagno Giovanni, il bagno di quando ero piccola, oggi con mio figlio.
Un consiglio per l’aperitivo al Forte?
Al Nikki Beach… mio fratello Gualtiero è uno dei partner del progetto ma, al di là di questo, è un luogo speciale: ottimi cocktail serviti in piscina con un assaggio di sushi e musica internazionale.
Una cena speciale…dove ?
Al Maitò, il ristorante della nostra famiglia da sempre. Uno spicchio della loro pizza domatore per iniziare e le intramontabili penne Maitò. Lì ritrovo anche due amici molto cari: Federico e Isabella Francese, proprietari del ristorante da qualche anno.
Shopping: i suoi indirizzi cult al Forte e a Pietrasanta? 
A Forte Dada, sempre dell’amica Isabella. Mai scontato e marchi di ricerca. Poi Zoe a Pietrasanta.
 

Lorenzo Viani, proprietario del Ristorante Lorenzo

Partiamo con un po’ di amarcord: la data di apertura del suo ristorante?
1981, da trattoria nota a ristorante riconosciuto da tutte le guide fra i migliori.
Una serata indimenticabile?
Tantissime... ogni sera per me è una emozione che si rinnova.
La prima volta a cena da lei: quale piatto si deve assaggiare?
Nel menu da sempre ci sono piatti che definiamo storici, come le bavette sul pesce e la natura di calamaretti in forno. Ma chi comanda da noi è la materia prima, sempre freschissima e perfetta, che ogni giorno ricerco e scelgo con maniacale attenzione.
La Versilia, un piatto dei suoi ricordi... 
Semplicemente un piatto di cée alla salvia. Che oggi ha il gusto del proibito. 


La Versilia del suo illustre antenato?
La Versilia che il mio prozio Lorenzo Viani - una delle espressioni di maggior fulgore del Novecento italiano - ha raccontato è una Versilia inedita: un mare che concede e che toglie, che parla di lavoro e di sofferenza. Viani dipinge volti che esprimono il tragico destino di chi è condannato ad attendere. In una delle sue pagine - da Il nano e la statua nera - si legge: «Le darsene lontane, squallide come selve brucate nel fogliame, sono folte di alberi su cui si incrociano i pennoni in segno di duolo; sui carabotti, guardinghi come vecchi mastini, sono rimasti soltanto i guardiani intabarrati nei ruvidi cappotti incatramati».
La sua giornata ideale quando non è a lavoro?
Se il tempo ed il mare lo permettono sul Gombo, la mia barca dove si mangia il mio pescato del giorno con il rezzaglio, o i muscoli raccolti sugli scogli davanti alla tenuta di San Rossore. 
Una vista che racconta l’anima antica di questi luoghi?
Il profilo dell’arenile con le sue tipiche dune, il profumo del sottobosco e della pineta, e - parafrasando D’Annunzio - “da un lato a levante, le Alpi apuane,  quasi immensi anfiteatri e dall’altro tra i nuvoli turchini... i flutti marini…” 

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