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31 Luglio 2020

A Day of Sailing

Timone puntato sul Golfo dei Poeti e le Cinque Terre

Uno dei tratti di costa più belli a cavallo tra Toscana e Liguria, dove tutti gli amanti della vela provano brividi di soddisfazione e dove è impossibile sfuggire al fascino dei paesini costruiti (chissà come) sugli scogli. E la visione migliore è proprio quella dal mare, un vero paradiso per gli appassionati di fotografia. Se il vento è dalla vostra, una crociera a vela da un giorno salpando dalla Versilia, sarà un’esperienza indimenticabile

La prima perla nella quale vi imbatterete, è il paesino di Tellaro affacciato sul Golfo dei Poeti come una terrazza panoramica: si mangiano le olive e le acciughe marinate sul terrazzino del bar Marina al porticciolo, si comprano le marine dipinte a colori accessi di Mariuccia Stretti nella piazza del paese, e a due passi da lì si degusta il vermentino bio della Cantina Boriassi al bar Underground insieme alle focaccine fumanti del forno accanto.

Lerici, che al tramonto diventa ancora più affascinante con i negozi aperti fino a tardi, ha ospitato i più grandi poeti inglesi del Settecento come, Lord Byron, Mary Shelley e Percy Bysshe Shelley. Qui è d’obbligo la visita al castello, un salto da Siamo Fritti (dove si frigge veramente di tutto, provate il cono misto e ci ringrazierete), e pure un bagno alla Venere Azzurra, un’insenatura meravigliosa.

Porto Venere elegante, poetica, scenografica con la sua bella chiesa di San Pietro, striata e a strapiombo sul mare, è una splendida terra di mezzo (da una parte il Levante che diventa Toscana, dall’altra le Cinque Terre) dove vi verrà voglia di tornare. Così come fanno Steven Spielberg e le celeb che ancòrano i loro yacht davanti al Grand Hotel Portovenere, nella certezza della pace assoluta.

Per un pranzetto spezzino puntate dritti al bohémien O chi o a ca toa, per una cena gourmet vista mare, diritti alla cucina evocativa del territorio del Palmaria Restaurant, regno del giovane Francesco Parravicini.

Dopo un tuffo alla Spiaggia del Secco sull’isola della Palmaria che fronteggia Porto Venere, a vele spiegate si passano in rassegna le Cinque Terre: Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza, Monterosso al Mare.

Paradiso dei velisti, questo tratto di mare fa parte del cosiddetto Santuario dei Cetacei, un’area dove è facile avvistare delfini, balene e altri bellissimi esemplari di cetacei.

Dove vale la pena fermarsi? Gli approdi delle Cinque Terre sono piccoli, affollati e con bassi fondali, e dedicati per lo più alle imbarcazioni locali, ma il porticciolo di Vernazza è l’unico adeguato, e permette l’attracco in quello che è considerato uno dei borghi più belli d’Italia. Non ha traffico automobilistico, ed è rimasto, nell’aspetto, un villaggio di pescatori. Si arrampica fin sulla cima di un promontorio circondato dai vigneti terrazzati dove di pratica la cosiddetta ‘viticoltura eroica’. Scendete a terra con il vostro tender e prendetevi qualche ora per visitare con calma il paese e gustare la tipica focaccia ligure al Ristorante Gambero Rosso. Per lo shopping è quasi d’obbligo portarsi via il pesto (quello delle Cinque Terre è profumatissimo) e una bottiglia di Sciacchetrà passito locale, bianco, molto speciale. Li trovate all’Enoteca Sotto l’Arco. Per mangiare da un punto panoramico davvero mozzafiato salite al Belforte costruito sui piani superiori di un fortino che domina il porto di Vernazza. Ma non ripartite prima di esservi immersi nell’acqua meravigliosa di una delle calette migliori delle Cinque Terre alla quale si arriva soltanto in barca: la Spiaggia del Canneto.

Al ritorno, tra Lerici e Tellaro,  dopo la baia di Maralunga, si trova incastonato in una caletta paradisiaca il beach club l’Eco del Mare, un luogo speciale da non perdere per concludere la veleggiata al tramonto con un piatto d’ostriche e una buona bollicina.
 

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