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26 Agosto 2019

La nuova stagione sinfonica del Maggio: 10 concerti di Mehta, il ritorno di Piovani e la musica nordeuropea

Ecco per voi tutto il programma serata per serata

La nuova stagione sinfonica del Maggio Musicale Fiorentino 2019/2020 sarà dedicata alla musica nordeuropea ed sarà inaugurata il 27 ottobre dal Maestro Emmanuel Krivine che nel suo concerto ricorderà il 150 anni dalla morte di Hector Beliziondo dirigendo la Symphonie Fantastiche.

Emmanuel Krivine è attualmente il direttore musicale dell’Orchestre National de France e direttore principale ospite della Scottish Chamber Orchestra.

Una stagione che riserverà un tributo anche al grande Ludwig Van Beethoven con il Maestro Zubin Metha che dirigerà l’integrale delle Sinfonie oltre al Fidelio in forma di concerto, secondo titolo operistico del prossimo Festival.

Il 31 ottobre Alpesh Chauhan il direttore musicale della Filarmonica Arturo Toscanini di Parma, ormai quasi di casa al Maggio, torna con il pianista Alessandro Taverna in un programma tutto nordeuropeo con musiche di Grieg e Sibelius.

Il 21 novembre il teatro del Maggio vedrà un gradito ritorno il maestro Nicola Piovani nell’esecuzione di Caos della suite da Good Morning Babilonia, della suite da il Marchese del Grillo, della suite da La vita è bella e della suite Fellini con musiche dai film di Federico Fellini: Intervista, La voce della Luna e Ginger & Fred.

Il 29 novembre debutterà invece la portoghese Joanna Carniero direttore principale dell’Orchestra Sinfonica Portoghese e del Teatro Sao Carlos di Lisbona con un programma nordeuropeo con Sibelius e una composizione di Esa-Pekka Salonen.

Il 3 dicembre, il primo dei concerti del Maestro Metha il direttore emerito a vita del Maggio, che dirigerà il Coro e l’Orchestra del Maggio nella Messa in do minore K427 di Wolfgang Amadeus Mozart, uno dei massimi capolavori della musica sacra e, assieme al Requiem, l’apice delle opere di carattere religioso di Mozart.

Il primo concerto del 2020, il 18 gennaio sarà diretto dal direttore statunitense Dennis Russell Davies, Emanuele Arciuli al pianoforte e l’Orchestra del Maggio nella Sinfonia n. 2, The Age of Anxiety di Leonard Bernstein; entrambi gli artisti sono dei fini conoscitori del repertorio novecentesco statunitense; in programma anche la sinfonia n.1 di Sibelius e l’ouverture Maskarade di Nielsen.

Il 25 gennaio è in programma un concerto diretto da Daniele Gatti, che dirigerà la sinfonia n.6 in la minore Tragica di Gustav Mahler. Il maestro Gatti salirà altre due volte sul podio del Maggio, in occasione del Festival. Il 7 febbraio è atteso James Conlon, che alla guida dell’Orchestra del Maggio eseguirà di Antonin Dvoràk, la n. 9 in mi minore “Dal Nuovo Mondo”, op. 95, una delle pagine sinfoniche più travolgenti di tutto l’Ottocento.

Il 28 febbraio Alexander Lonquich anche al pianoforte, dirigerà l’Orchestra del Maggio nella Sinfonia in sol maggiore Oxford di Franz Joseph Haydn e nel Concerto in mi bemolle maggiore K. 449 per pianoforte di Wolfgang Amadeus Mozart, e, sempre di Mozart, il Concerto in si bemolle maggiore K. 595 per pianoforte e orchestra.

Il 7 marzo in programma l’atteso ritorno di Myung-Whun Chung, che dirigerà la sinfonia n.9 di Gustav Mahler, composizione che rappresenta il lungo e appassionato addio di Mahler alla vita e alla musica assieme al poema Das Lied von der Erde, e l’abbozzo della sua Decima.

Il 21 marzo Lionel Bringuier, violinista, pianista e direttore francese giovane ma che è già salito sul podio di orchestre come la Royal Philharmonic Orchestra, la London Symphony, la Chicago Symphony, la Concertgebouworkest, la New York Philharmonic, la Cleveland e molte altre che affronta sul podio dell’Orchestra del Maggio Ravel, Prokof’ev e Sibelius.

Il 28 marzo e il 3 aprile il maestro Zubin Mehta, dirige Ancient voices of children di George Crumb con il soprano Mojca Erdmann e la Sinfonia n. 7 in mi maggiore di Anton Bruckner.

Nella serata del 3 aprile il maestro Mehta offrirà un programma tutto mozartiano con Stefano Bollani al pianoforte nel Concerto n. 23 in la maggiore per pianoforte e orchestra K. 488 e con il soprano Mojca Erdmann, il tenore Berhard Berchtold e il basso Goran Jurić la Messa dell’Incoronazione in do maggiore per soli, coro e orchestra K. 317.

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