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Paradis Agricole

text Martina Olivieri

Paradis Agricole, an oasis of authenticity and beauty on the outskirts of Pietrasanta

A corner of Tuscany where agriculture, art, hospitality and sustainability come together in a unique project

Tra le Alpi Apuane e il mare, immerso in una quiete agreste rotta solo dai suoni della natura e dal lavoro della terra, si nasconde un piccolo universo sospeso tra sogno e concretezza: Paradis Agricole. A pochi chilometri dai vivaci centri di Pietrasanta e Marina di Pietrasanta, questo luogo vive come un’oasi di autenticità e bellezza, dove agricoltura, arte, ospitalità e sostenibilità si fondono in un progetto unico nel suo genere.

Paradis Agricole

A firmare questo paradiso toscano è Alain Cirelli, francese di origini italiane, già allievo di maestri del calibro di Carlo Cracco e Riccardo Monco all’Enoteca Pinchiorri. Dopo una lunga carriera tra i fornelli d’eccellenza, Alain ha scelto la collina versiliese come terra per mettere radici, insieme al compagno Laurent. Da questa scelta di vita è nato prima il Paradis, un boutique hotel nel cuore di Pietrasanta, e poi Paradis Agricole: non solo azienda agricola biologica e agriturismo, ma un laboratorio vivente di gusto, natura e cultura.

Alain Cirelli insieme al Principe Alberto II di Monaco

Guidata da un team affiatato e multidisciplinare, Paradis Agricole è un’azienda agricola certificata biologica che punta a una produzione sostenibile, circolare, a bassissimo impatto ambientale. I numeri parlano chiaro: 4.000 metri quadrati di orto in serra, oltre 60 varietà di ortaggi, frutteti con alberi autoctoni, uliveti storici coltivati in biodinamica, animali allevati all’aperto, api e arnie curate con metodi naturali. Il tutto, alimentato da impianti fotovoltaici e pozzi autonomi, in una visione dichiaratamente carbon free.

Paradis Agricole

Il casale settecentesco, ristrutturato con eleganza e rispetto del contesto, accoglie sette camere raffinate e due dependance immerse nel verde. Ogni ambiente racconta una storia attraverso i nomi dei fiori, i materiali naturali, e le opere d’arte selezionate da Cirelli stesso. A rendere l’ospitalità ancora più speciale è la cucina di Cristina Merli, la “cuoca di campagna” come si definisce lei, che trasforma gli ingredienti dell’orto e dell’aia in piatti sorprendenti, vegetali e stagionali. Dai soufflé di cavolo al pollo al limone, fino ai dolci con yogurt e miele dell’azienda: ogni assaggio è un viaggio tra semplicità e sapienza.

Paradis Agricole

Non solo agriturismo: Paradis Agricole è anche un centro culturale e sociale. Le grandi serre in vetro e acciaio, ispirate ai tepidarium ottocenteschi, diventano spazio eventi e gipsoteche per meeting, matrimoni e mostre. Qui sono passati brand come Mercedes e Ferrari, e chef del calibro di Carlo Cracco. Ma non mancano anche attività didattiche e sinergie con le scuole del territorio, in un modello di agricoltura aperta e partecipata.

Le Serre

Nel piccolo spaccio agricolo in legno, accessibile anche in bici da Via Pisanica, si acquistano le eccellenze dell’azienda: miele locale, confetture, creme di verdure, sughi, e soprattutto l’olio extravergine prodotto dalle cultivar toscane e dalla rara oliva Quercetana, confezionato anche in pregiati formati regalo.

Paradis Agricole non è solo un luogo da visitare. È un modo di vivere e guardare il mondo: con lentezza, rispetto, meraviglia. Un angolo di Toscana che ha scelto di coltivare la bellezza, in tutte le sue forme.

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