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19 Novembre 2020

Il cocktail Negroni compie 100 anni

La sua storia tutta fiorentina e dove andare a berlo in città

Un terzo di martini rosso, un terzo di campari e un terzo di gin. Il tutto servito in un bicchiere vecchio stile, con mezza fetta d’arancia.

Un terzo di martini rosso, un terzo di campari e un terzo di gin: è il mitico Negroni

Il Negroni, il cocktail più italiano e aristocratico tra i long drink del mondo, compie 100 anni. Si dice che il Negroni, quello originale, sia stato miscelato per la prima volta al Caffè Casoni di via de’ Tornabuoni, divenuto poi Caffè Giacosa.

Dalla fine dell’Ottocento nei caffè fiorentini nel tardo pomeriggio scattava per i gentiluomini “l’ora del vermouth”, insieme a quella del Bitter, cui dopo un po’ seguì la moda di consumare una combinazione di Vermouth e Bitter ancora oggi molto apprezzata, l’Americano. Era l’alba del Negroni.

Il Negroni compie cento anni

Ma proprio in via de’ Tornabuoni, 83 un pomeriggio di un secolo fa il conte Camillo Negroni chiese al leggendario barman Fosco Scarselli di “irrobustire” il suo Americano con una sprizzata di gin al posto della soda, aggiungendo al drink lo straordinario e inconfondibile gusto amarognolo del ginepro.

Per un breve periodo divenne “un Americano alla maniera del conte Negroni”, ma presto il suo nome fu semplicemente Negroni.

Da allora quel cocktail rosso rubino è entrato nella leggenda.

Dove si ordina il miglior Negroni a Firenze? Gilli 1733 in Piazza della Repubblica. Dietro al bancone c’é Luca Picchi, considerato il Maestro in città, tra l’altro anche autore di un libro su questo cocktail leggendario.

Atrium Bar

Oppure all' Atrium Bar – Four Seasons Hotel Firenze ed è qui, in un Atrium Bar sormontato da un’elegante piramide in vetro, che Four Seasons Hotel Firenze ha il suo asso nella manica in materia di mixologist e di Negroni: il suo nome è Edoardo Sandri.

Immaginate di salire su un’elegante barca sull’Arno: l’affaccio sul fiume è diretto e la vista del Ponte Vecchio è in prima linea. Pablo Picasso dà il benvenuto agli ospiti e spicca sul caminetto in fondo alla sala il suo amico Jean Cocteau. Questo salotto si chiama Picteau. Tra le proposte Signature come non godersi un Negroni vista Firenze?

Picteau Bistrot & Bar

Un indirizzo a cui è difficile rinunciare, un caffè storico che mantiene il suo fascino esclusivo. Fulcro vitale di piazza della Signoria, da Rivoire si può assaggiare il Negroni in versione filologica e in svariate declinazioni. La bartender Elisa ha i suoi capolavori: Negroni in versione classica.

Specchi, luci soffuse, dettagli anni ’40, un giradischi che intona qualche classico. In piazza San Pancrazio Manifattura è il locale giusto per chi è alla ricerca di emozioni perdute. Fabiano guiderà il timone verso un mare di perle nostalgiche tutte da assaporare. Ordinate un Negroni.

Il Negroni, nella sua versione classica e leggendaria

A pochi passi da piazza della Passera, Ditta Artiginale è un edificio del Dopoguerra firmato Michelucci. Come in una scatola di bellezza che guarda al design ’60 e ‘70, caffetteria, microtorrefazione, cucina, cocktail e gin bar. Da non perdere il loro Negroni realizzato con il Peter in Florence, il nuovo gin di Firenze.

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