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Lorenzo Chiappini (delegato AIS Apuana), Andrea Balzani (delegato AIS Versilia), Leonardo Taddei (delagato AIS Lucca)

27 Luglio 2015

Alla scoperta della costa nord della Toscana

Viaggio nelle terre del Vermentino e dei grandi rossi lucchesi fra tradizione e innovazione, vitigni autoctoni e internazionali

Il nostro viaggio parte dal confine con la Liguria. Una zona caratterizzata da un paesaggio variegato e atipico, creato dalla vicinanza tra le montagne di marmo, le Alpi Apuane con vette fino 2000 mt, e il mare che bagna un litorale sabbioso.

Aldilà delle Alpi Apuane si estende la Lunigiana, terra verde, ricca di tradizioni e storia. Nei Colli di Luni, come nella vicina Candia dei Colli Apuani, il padrone di casa è il Vermentino, che da queste parti offre le migliori espressioni. Terra di bianchi, ma tra i filari si scorgono i primi vitigni a bacca rossa: Merlot e Cabernet, che ci accompagneranno per tutto il nostro viaggio, e qualche piccola, interessante, realtà autoctona.

COLLI DI LUNI
Siamo in provincia di La Spezia e Massa Carrara (comuni di Fosdinovo, Aulla e Podenzana) dove una viticoltura eroica, strappata letteralmente alle montagne e al mare, offre vini straordinari: grandi Vermentini dicevamo caratterizzati da una freschezza inconfondibile, profumi fruttati e aromi di macchia mediterranea che si accompagnano a piatti di pesce e alle torte di verdura.

CANDIA DEI COLLI APUANI 

I vini della Doc del Candia dei Colli Apuani sono prodotti nei comuni di Carrara, Massa e Montignoso. 
Nella media e alta Val di Magra i vini hanno ottenuto il riconoscimento 
Igt. Qui ogni versante ha una sua particolare identità territoriale, con vari microclimi. Sono territori ardui da lavorare, arrampicati sui costoni delle montagne, terrazzati dove risulta molto difficile eseguire le operazioni straordinarie per la preparazione del terreno ai nuovi impianti. Il Candia si ottiene dalla vinificazione di uve Vermentino (e in misura minore, di Albarola, completate eventualmente da Malvasia e Trebbiano Toscano), di colore giallo-paglierino, l’odore è delicato, intenso, talvolta leggermente aromatico.
Il sapore è asciutto fruttato, pieno, aromatico con fondo amarognolo.

VERSILIA
Scendiamo quasi fin sulle spiagge della Versilia, dove i vitigni con più espressività sono il Vermentino e il Sangiovese. Nell’area si contraddistinguono principalmente tre aziende: Basile Terre del Capitano e Giardini Ripa di Versilia su terreni collinari fronte mare, e Marika Felli Tenuta di Borbone su terreni sabbiosi a 0 metri slm, a poche centinaia di metri dalle spiagge di Torre del Lago. I vini della Versilia offrono un immediatezza di beva legata allo stile stagionale del luogo, quindi vini freschi, fruttati e pronti. Il Vermentino accompagna perfettamente tutti i piatti a base di pescato della zona (tra le prelibatezze: la zuppetta di arselle, gli spaghetti alle cicale, il tradizionale fritto di paranza) eccetto che il cacciucco alla Viareggina che si sposa bene con il Sangiovese, poco tannico, Versiliese.

COLLINE LUCCHESI
Pochi chilometri più a sud-est, nella Colline Lucchesi Doc, tocchiamo con mano il denominatore comune del nostro viaggio: tradizione e innovazione, vitigni autoctoni e vitigni internazionali. Le espressioni del territorio sono derivanti da blend di uvaggi della più radicata tradizione toscana, ma da un decennio, si è manifestata un’interessante ascesa dei vini da monovitigno sia da uve bianche che da uve rosse. Tra le aziende di riferimento, segnaliamo, la Tenuta di Valgiano produttrice del più importante cru delle Colline Lucchesi e da sempre un faro nella pratica dell’agricoltura biodinamica.

MONTECARLO
Incastonata nello stesso territorio la Montecarlo Doc, gioiello enoico, da scoprire e apprezzare. La produzione del bianco di Montecarlo vanta uno dei primi riconoscimenti fra le denominazioni d’origine controllate italiane, risalendo al 1969. La composizione varietale è molto ampia e vede molti vitigni francesi presenti a Montecarlo da oltre un secolo accanto ai tradizionali Vermentino e Trebbiano Toscano: Semillon, Pinot grigio, Pinot bianco, Sauvignon, Roussanne. Per quelli a bacca rossa abbiamo accanto al Sangiovese, Canaiolo, Ciliegiolo, Colorino e Malvasia nera anche Syrah, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Merlot. Tra le aziende di riferimento, anche per le dimensioni aziendali, segnaliamo la Tenuta del Buonamico che grazie a mirati investimenti sta dando un nuovo impulso a tutto il comprensorio.

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