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Detail Endless - autoritratto
8 Febbraio 2021

Gli Autoritratti degli Uffizi: una collezione unica al mondo

Quasi 2000 autoritratti, dal '500 a oggi. Ultimo capitolo la donazione di un autoritratto dell’artista londinese Endless

Una collezione unica al mondo: dal ‘500 al ‘900, i volti dei grandi maestri della pittura e della scultura scandiscono un viaggio attraverso l’arte. Stiamo parlando degli autoritratti conservati agli Uffizi.

Mimmo Paladino - Autoritratto

Occhi e mani che hanno creato capolavori, testimoniano il loro passaggio e la loro opera, raccontano come è cambiato il modo di rappresentarsi, le epoche in cui hanno vissuto, il loro personalissimo modo di essere. In realtà la collezione di autoritratti completa vanta 1750 opere – tra le quali moltissimi nomi contemporanei che per adesso trovano posto solo nelle mostre. Gian Lorenzo Bernini, Annibale Carracci, Francesco Primaticcio, Lavinia Fontana,  Federico Barocci e poi i grandi maestri del Novecento come Ligabue, De Chirico, Manzù, Balla, Paladino, Fontana, Pistoletto, Carrà, solo per citarne alcuni, senza dimenticare importanti artisti stranieri sia del passato come Rembrandt, Reynolds, Ingres, Ensor, che del presente come Chagall, Rauschenberg, Joseph Beuys, Jan Fabre

JaN Fabre - Autoroitratto

La collezione fu creata ufficialmente dal Cardinale Leopoldo ai primi anni ‘80 del Seicento, partendo da alcuni autoritratti della collezione familiare. La raccolta  è cresciuta nel tempo,  con i Medici prima e  con i Lorena poi.

Giorgio Morandi - Autoritratto

Nel 1981, in occasione del quarto centenario della nascita degli Uffizi, l’allora direttore Berti - grande uomo oltre che attento studioso dell’arte - ne incrementò sensibilmente il numero chiedendo ad artisti famosi  di donare un loro autoritratto. Arrivarono anche molte offerte di donazione che furono prese in esame e rese concrete due anni più tardi, nel 1983. Pagine di una bellezza struggente - il volto blu di Chagall colpisce al cuore non meno dell’opera di Morandi che si dipinge asciutto come una delle sue nature morte - talvolta ironiche come il ritratto di Nicola Van Houbraken che squarcia la tela e sembra uscire dal quadro o l’Autocaffè di Balla - sono belli singolarmente ma tutti acquistano forza nell’insieme. Passare attraverso questi occhi, quasi desiderosi di raccontarsi e di raccontare la loro epoca è un’emozione che mal si descrive, va provata almeno una volta.

L’autoritratto è l’unico modo per gli artisti viventi di entrare nella collezione Uffizi e si tratta di un capitolo in itinire nella storia del museo, che si arrichisce ogni anno di nuovi capolavori. E' di oggi infatti la notizia di un nuovo autoritratto donato agli Uffizi: si tratta dell'opera dell’artista londinese Endless, che vede la sua firma e la sua immagine unite a quelle della celebre coppia Gilbert & George.

Endless - Autoritratto

L’autoritratto da oggi agli Uffizi, a tecnica mista, raffigura l’autore insieme a una celebre coppia dell’arte contemporanea, Gilbert & George, all’interno del loro studio. Cuore dell’opera è una fotografia originale scattata dal fotografo londinese Noel Shelley secondo le direttive di Endless. In essa si vedono sia Gilbert & George nella loro consueta posa da sculture viventi, sia Endless mentre legge una copia di una rivista che gli copre il volto: è un riferimento all’anonimato, cardine della cultura della street art. La copertina della rivista raffigura una delle creazioni più famose di Endless, Crotch Grab, remake della pubblicità di Calvin Klein degli anni '90 con Mark Wahlberg, poi inserita da Gilbert & George in un'opera d'arte esposta alla loro mostra di Singapore Utopian Pictures nel 2015 e alla National Gallery di Canberra nel 2018. Quello è stato il momento in cui il trio ha stretto amicizia. Endless ha trasformato l’immagine fotografica in un formato tipico da tela (un quadrato di un metro di lato) raddoppiandola in verticale, in una metafora dell'uso di iterazioni e slogan nell'industria pubblicitaria.

La Collezione degli autoritratti degli Uffizi era stata sistemata fino a pochi anni fa nel Corridoio Vasariano, visibile solo su prenorazione e per piccoli gruppi. Il progetto di restauro del Corridoio Vasariano, che verrà ultimato nel 2021, prevede un ritorno al progetto originale del Vasari, di vero e proprio passaggio che offre scorci unici sulla città. Gli autoritratti - una parte dei circa 2mila autoritratti degli Uffizi- saranno accolti in 14 sale del Primo piano della Galleria. Da quelli di Raffaello a Bernini passando per Vasari, Chagall e Morandi, solo per fare qualche esempio. Mentre gli autoritratti dei maestri antichi rimarranno sempre esposti, per quelli degli artisti contemporanei è stato pensato a un sistema di rotazione, per poter offrire sempre delle novità ai visitatori, anche a quelli che ritornano più volte. Questo sistema permetterà inoltre di mostrare in tempo reale il continuo incremento della collezione. L'idea è quella di consentire al pubblico degli Uffizi una scelta: un percorso più completo, comprendente anche la collezione Contini Bonacossi e, appunto, gli autoritratti, o uno più veloce e lineare, dai pittori del XVI secolo a quelli del XVIII.

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