Advertising

Connect with Firenze Made in Tuscany

Sign up our newsletter

Get more inspiration, tips and exclusive itineraries in Florence

+
Selvatica - Fabscarte

Alessandra de Nitto

21 Settembre 2020

I vincitori e i finalisti della prima edizione del Premio La Grande Bellezza firmato Starhotels

Una fonte di luce, per la rinascita dell’alto artigianato italiano

Si è tenuta quest’anno la prima edizione del prestigioso Premio biennale legato a La Grande Bellezza, progetto nato su iniziativa del Gruppo alberghiero Starhotels, in collaborazione con le due più importanti istituzioni del mondo dell’artigianato artistico italiano, Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte e Associazione OMA - Osservatorio dei Mestieri d’Arte, e con la casa editrice Gruppo Editoriale.  

Il concorso, quest’anno incentrato sul suggestivo tema Una fonte di luce, si è posto l’obiettivo ambizioso di premiare il grande saper fare diffuso sui nostri territori, con una particolare attenzione a opere centrate sulla valorizzazione del grande tema della bellezza italiana e del felice sodalizio tra manualità e creatività, anche con un ripensamento in chiave contemporanea di tecniche desuete e complesse della tradizione.

La Giuria - che ha visto all’opera nomi illustri del design, delle arti applicate e del giornalismo (da Ugo La Pietra a Barnaba Fornasetti, da Stefano Boeri a Marva Griffin Wilshire, da Livia Peraldo a Ippolita Rostagno…) - ha individuato dieci finalisti, tra i quali Elisabetta Fabri, Presidente e AD Starhotels - mentore e anima del progetto La Grande Bellezza - ha scelto il vincitore.

Luigi Scarabelli, Emilio Brazzolotto

Si tratta del noto atelier milanese Fabscarte, che in collaborazione con il designer Francesco Maluta ha dato vita a Selvatica (nella foto cover), una lampada da parete con retroilluminazione a led, concepita come una finestra sull’esterno per legare alla natura anche luoghi dove essa non è presente. Il frontale è in carta dipinta con successivi interventi materici sul retro per creare giochi di luci e ombre; la forma ovoidale riprende l’idea del ventaglio orientale e la carta, grazie a diverse consistenze e differenti spessori, permette di lasciar trasparire la luce con gradazione eterogenea. I motivi decorativi sono realizzati a mano con la tecnica dell’acquarello. 

Elisabetta Fabri ha individuato in quest’opera, affascinante e sofisticata, il progetto vincente: Un’interpretazione poetica e romantica della luce, un’opera che ho scelto per la sua doppia anima di creazione d’altissimo artigianato e di prodotto di design contemporaneo: un connubio perfetto tra design e tradizione, progetto e grande cultura manuale”.

L’atelier Fabscarte è fondato a Milano nel 2000 da Luigi Scarabelli ed Emilio Brazzolotto, che, dopo una ventennale esperienza nel campo della pittura, decidono di aprire questo laboratorio insieme a giovani artigiani esperti in decorazione murale. La loro produzione di carte da parati e opere su carta, dipinte a mano grazie alla sperimentazione con materiali e tecniche antiche e contemporanee, si distingue per la grande preziosità e raffinatezza. L’atelier collabora con artisti e designer, partecipando a numerosi eventi e mostre. “Cerchiamo ispirazione nella natura e nell’arte per creare opere su carta e decorazioni pittoriche fatte a mano, capaci di fondere in modo originale materia, tocco e colore, offrendo un nuovo lessico all’interior design”,dichiarano i titolari di Fabscarte.

La Luce di Venere - Alessandro Rametta (La Fucina di Efesto)

Nella rosa dei ‘magnifici 10’ finalisti anche Draga&Aurel, Alessandro e Elisabetta Bianchi, Tonino Negri, la Nuova Vetreria Resanese, Barbara Abaterusso, Laura Carraro, Davide Medri, Salviati, Alessandro Rametta.

Ferai Codega - Salviati

Un grandissimo successo per questa prima edizione: ben 131 le candidature ricevute; 15 le regioni di provenienza; 14 i settori di attività rappresentati: vetro, ceramica, carta, metalli, metalli preziosi, decorazione, mosaico, pietre dure, scagliola, legno, sartoria, tappezzeria, cereria, pelletteria… Anche la fascia di età dei maestri iscritti è stata molto variegata, dai 22 agli 86 anni, a dimostrazione dell’interesse davvero ampio riscosso dall’invito a partecipare lanciato da Starhotels e dai Partners.

Dduma - Barbara Abaterusso

Molti gli atelier storici e di chiara fama che si sono iscritti, ma in generale altissima la qualità delle opere in concorso, fra tradizione e contemporaneità.

Nirvana table - Bianco Bianchi

Tra le tecniche utilizzate il mosaico, la scagliola, la soffiatura del vetro, la vetrofusione, il bucchero, il ricamo, l’intarsio, la fusione a cera persa e anche lavorazioni effettuate con le più moderne tecnologie.

Mistero - Tonino Negri

Lampade, vetri, specchi, lampadari, candelieri e istallazioni luminose, ma non solo: diverse anche le opere che propongono un’interpretazione simbolica e non letterale del tema.

Filide - Laura Carraro (Carraro Chabarik mosaico contemporaneo)

Una autentica mappa del saper fare italiano che rappresenta il Paese in modo tanto più significativo in questo momento di grande crisi e difficoltà.

Freedom - Davide MedriJoy - Draga&AurelHorah - Nuova Vetreria Resanese

Inspiration

Connect with Firenze Made in Tuscany