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riccardo muti firenze maggio musicale
10 Maggio 2021

Il maestro Riccardo Muti e i Wiener Philharmoniker lunedì 10 maggio al Maggio Musicale Fiorentino

Uno dei più grandi direttori della scena mondiale e una delle orchestre più acclamate e importanti al mondo nell'atteso concerto sinfonico dell’83° edizione del Festival del Maggio Musicale Fiorentino

Uno dei più grandi direttori della scena mondiale, il maestro Riccardo Muti, e una delle orchestre più acclamate e importanti al mondo, i Wiener Philharmoniker insieme sul palcoscenico del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino per il concerto in programma lunedì 10 maggio 2021 con inizio alle ore 20, appuntamento molto atteso dell’83° edizione del Festival del Maggio Musicale.

Il maestro Riccardo Muti e i Wiener Philharmoniker lunedì 10 maggio al Maggio Musicale Fiorentino

Il Maestro ha diretto per la sesta volta l’ultimo concerto di capodanno con i Wiener Philharmoniker, compagine con la quale da cinquant’anni ha un profondo e consolidato rapporto di collaborazione. Quello di Firenze sarà il secondo appuntamento italiano della tournée del maestro Riccardo Muti e della prestigiosa Orchestra viennese la quale manca da Firenze dal 2016.

Una lunga, intensa, ricca storia lega il maestro Muti e il Maggio Musicale Fiorentino, di cui è stato direttore principale e direttore musicale dal 1968 (debuttò con Svjatoslav Richter) al 1980, esperienza che aprì di fatto – come afferma il Maestro stesso – la sua carriera internazionale.  

Uno dei più grandi direttori della scena mondiale e una delle orchestre più acclamate e importanti al mondo in un atteso concerto sinfonico dell’83° edizione del Festival del Maggio Musicale Fiorentino

Il programma interamente dedicato a tre preziose pagine del sinfonismo ottocentesco, inizia con l’ouverture Meeresstille und glückliche Fahrt op. 27 di Felix Mendelssohn-Bartholdy, ispirata ai poemi di Johann Wolfgang von Goethe “Calma di mare” e “Viaggio felice”.

Si prosegue con la Sinfonia n. 4 in re minore op. 120 di Robert Schumann iniziata il 30 maggio 1841, portata a compimento il 9 ottobre dello stesso anno ed eseguita per la prima volta il 6 dicembre 1841 al Gewandhaus di Lipsia in cui ottenne consensi assai modesti (anche perché “oscurata” da un’esibizione a due pianoforti, avvenuta la stessa sera, di Liszt e Clara Schumann).

In conclusione, la Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 73 di Johannes Brahms che vede la luce nell’estate del 1877, sulle sponde del lago di Wörth, con tempi sorprendentemente rapidi rispetto al suo precedente lavoro sinfonico. Se la Prima era stata salutata come ‘decima sinfonia’, alludendo all’eredità beethoveniana di cui Brahms si fa custode e garante, la Seconda fu denominata ‘pastorale’ per il suo carattere prevalentemente lirico e melodico, ma anche ‘viennese’ per l’impiego del ritmo di valzer in due dei quattro moviment.

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