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26 Ottobre 2020

Il nuovo Dpcm del 25 ottobre 2020: che cosa cambia

Nuovi orari per i ristoranti, i locali e i bar. Chiusure di palestre e piscine e altre nuove regole

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato nel corso della notte il nuovo decreto, in vigore da lunedì 26 ottobre fino al 24 novembre, con le misure restrittive anti-Covid, tra le quali la chiusura alle ore 18 di tutti i ristoranti, bar e gelaterie.

nuovo dpcm, in vigore dal 26 ottobre al 24 novembre

I ristoranti, i bar, i pub, le gelaterie e le pasticcerie possono rimanere aperti al pubblico dalle ore 5 alle 18. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi

Dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico ma resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati. Resta «sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio, nonché fino alle ore 24 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze». Continuano, poi, a essere consentite le attività delle mense e del catering». Restano infine «aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti».

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Shopping: nei negozi si resta solo il tempo utile per gli acquisti. I saloni di bellezza, i parrucchieri e i barbieri possono continuare a lavorare. Anche i negozi al dettaglio come calzature, abbigliamento, accessori, librerie, profumerie restano aperti senza limiti d’orario, ma devono rispettare le regole: dalla distanza di un metro agli ingressi dilazionati dei clienti. La novità è nel passaggio in cui il governo chiede agli esercenti «che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni». A loro è anche richiesto il rispetto dei protocolli e delle linee guida. Oltre ai negozi di generi alimentari e alle farmacie, rimangono aperti i centri commerciali.

coronavirus in italia, nuova stretta del governo sopratutto sul settore ristorazione e locali

Il nuovo decreto chiude per un mese cinema e teatri: «Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto». I musei restano aperti e così gli altri «istituti e luoghi della cultura», come aree archeologiche e monumenti. Gli ingressi del pubblico sono contingentati, i visitatori devono rispettare la distanza di almeno un metro e gli assembramenti sono vietati. Convegni, congressi e altri eventi sono sospesi, «a eccezione di quelli che si svolgono con modalità a distanza». Anche i parchi tematici e di divertimento restano sospesi fino alla scadenza del decreto, fissata al 24 novembre.

Nel Dpcm non è stata inserita alcuna norma specifica sui trasporti pubblici e quindi la capienza rimane fissata all’80%.

Nel testo del nuovo Dpcm si legge come “delle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta la chiusura al pubblico, dopo le ore 21,00, fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private”. Riguardo alla movida fiorentina delle piazze, Firenze utilizzerà la possibilità, introdotta dal Dpcm del governo del 18 ottobre e valida fino al 13 novembre, di restringere movimenti e presenze in aree circoscritte.

Le due «aree di massimo rispetto» sono quella compresa tra piazza Strozzi, via Strozzi, via Sassetti, piazza Repubblica, via Pellicceria e quella compresa tra piazza dei Ciompi, via Pietrapiana, piazza Sant’Ambrogio e il tratto di Borgo la Croce fino a via Mattonaia. Qui il venerdì e il sabato sera, dalle 19 alle 2, ci sarà il divieto di stazionamento e sarà consentito l’accesso solo per andare in abitazioni e/o in locali e negozi. Confermata poi piazza Santo Spirito come «area a presenza limitata», con accesso consentito solo a 1.000 persone in contemporanea con varchi e controlli agli ingressi sempre il venerdì e sabato dalle ore 19 alle 2.

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Chiusi anche palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali. L’attività sportiva di base e l’attività motoria svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento. Sarebbero dunque praticabili sport come il tennis, il padel o l’atletica.

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