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26 Aprile 2021

La Cupola del Brunelleschi: la sua storia e i suoi segreti

Samuele Caciagli, architetto dell'Opera di Santa Maria del Fiore, ci porta alla scoperta del capolavoro simbolo di Firenze.

Un viaggio esclusivo in collaborazione con l'Opera di Santa Maria del Fiore: dalle terrazze fino alla Cupola, dentro la Cattedrale simbolo della nostra città. Luci e ombre, in un crescendo chiaroscuri che tracciano una storia appassionante. Di un uomo, Filippo Brunelleschi, e della sua fede, che lo portò a costruire un’opera architettonica "impossibile", realizzata invece in soli sedici anni.  Un cantiere eccezionale dove si progettarono macchine avveniristiche, dove si limitò al massimo l’uso del legno per i ponteggi, costosissimo al tempo, e dove era al primo posto la sicurezza degli operai. In tutto il periodo della costruzione si conta una sola morte bianca. A guidarci in questa scoperta Samuele Caciagli, architetto responsabile dell’Area tecnica dell’Opera di Santa Maria del Fiore.

Santa Maria del Fiore - Firenze

“Santa Maria del Fiore è una delle cattedrali più importanti in Europa – spiega l’architetto all’inizio della nostra visita - Nasce nel 1296 su idea e disegno di Arnolfo Di Cambio, si sviluppa grazie all’opera di Giotto, Andrea Pisano, Francesco Talenti, solo per citarne alcuni, e trova la sua conclusione con la magnifica cupola in muratura, ancora la più grande al mondo, realizzata da Filippo Brunelleschi tra il 1420 e il 1436. 

Filippo Brunelleschi

“Filippo Brunelleschi è protagonista assoluto del '400: è l’architetto del Rinascimento, è l’architetto dell’Umanesimo, a lui si deve la costruzione della più grande Cupola in muratura mai realizzata al mondo, del completamento del cantiere più importante all’epoca” racconta Samuele, con vibrante ammirazione “E’ lui che attraverso una serie di intuizioni geniali permette che questo cantiere trovi la sua conclusione in soli sedici anni dall’inizio dei lavori”. 

L’architetto Caciagli ci descrive il lavoro di Brunelleschi e le sue parole nette ed efficaci diventano immagini: “E’ un cantiere particolare sospeso da terra, che non poggia, che lavora a sbalzo, è la soluzione che permette a Filippo di aggiudicarsi il concorso bandito dall’opera di Santa Maria del Fiore e poter iniziare i lavori”

Macchine da cantiere

“Tra le principali intuizioni brunelleschiane c’è quella della progettazione e realizzazione di grandi e importanti macchine da cantiere” – continua – “di demoltiplicatori di forza azionati dagli animali, che permettevano di portare i pesanti carichi fino alla quota di cantiere o alla cima della cupola”.

Mattoni a spina pesce - dettaglio

Conclude svelandoci alcune soluzioni progettuali innovative dell’opera: “Uno dei segreti della cupola brunelleschiana è la sua tecnica costruttiva ovvero la posa in opera dei mattoni a spina pesce, mattoni posati per piano e alternati a file di altri mattoni posati per coltello, questo per realizzare una struttura autoportante. Le due cupole creano un’intercapedine caratterizzata dalla presenza di corridoi che percorrono tutto il perimetro tra le due strutture”.

Cupola - interno

Filippo Brunelleschi concluderà i lavori nel 1436, dopo averli iniziati nel 1420, progetterà anche la lanterna per la sua cupola ma non riuscirà mai a realizzarla perché morirà prima dell’inizio dei lavori. Il suo intradosso è completamente decorato da un giudizio universale realizzato nel secolo successivo da Federico Zuccari e Giorgio Vasari”.

La Cupola - Vista

Termina qui la nostra visita, con un ultimo sguardo dalle terrazze sulla una meravigliosa città che sembra inchinarsi di fronte a tanta perfezione.

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