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palazzo strozzi

Laudomia Pucci

1 Luglio 2020

Laudomia Pucci e la sua elegante Firenze

La Vice-presidente e direttore immagine della maison Emilio Pucci racconta la città dove è nato il brand leggendario fondato da suo padre

Spesso mi capita di passare in piazza della Santissima Annunziata. è una delle piazze più particolari e meno valorizzate della città. Se ne potrebbe parlare a lungo essendo un luogo ricco di storia... Basta pensare alla storia dell’Ospedale degli Innocenti, il primo edificio del Rinascimento e il più antico orfanotrofio del mondo, tra l’altro recentemente restaurato. Costruito su progetto di Filippo Brunelleschi, era il simbolo di una grande città moderna, ricca e responsabile nei confronti dei suoi cittadini. La Basilica con le incredibili opere del Pontormo e Andrea del Sarto affrescate alle pareti del cosiddetto Chiostro dei Voti, il portico esterno fatto dalla mia famiglia nel XVI secolo e tutti i loggiati intorno la rendono molto bella e suggestiva. E la vista inaspettata del Duomo dalla piazza stessa, fanno di questo luogo uno dei miei posti preferiti a Firenze.

Laudomia Pucci, figlia del famoso Emilio Pucci. ha assunto la guida della maison

Da qui si arriva al palazzo della mia famiglia in un minuto. Parlo di Palazzo Pucci, in via de’ Pucci 6, dove il nostro marchio è nato e dove oggi rivive con la sua nuova veste di Heritage Hub.  Siamo nel cuore della città rinascimentale, a breve distanza dal Duomo e dal David di Michelangelo custodito alla Galleria dell’Accademia. Da quando l’headquarter si è spostato a Milano, ho pensato fosse importante creare qualcosa di nuovo ma che servisse a rendere fluido il racconto del brand. Un restyling nel 2018, e adesso lo spazio è dedicato alla promozione della cultura del marchio, richiamando giovani talenti. 

Il Battistero di Firenze è stato "drappeggiato" con la firma di Emilio Pucci nel 2014 in occasione dei grandi lavori di restauro finanziati dalla casa di moda

Abbiamo una storia straordinaria e archivi immensi, desidero condividere il nostro DNA con chiunque sia interessato

Il mio amore per Firenze è legato anche alle sue incredibili tradizioni artigiane. Mi piace cercare botteghe e artigiani nascosti per le piccole strade che ancora lavorano in città con grande maestria. Penso alla Farmacia Santissima Annunziata. Adoro un profumo fatto con foglie di geranio egiziano, e gli olii di profumo condensati. Qualche goccia qua e là dà alla stanza un odore meraviglioso. Un gioielliere semi-segreto che amo è Matassini, un piccolo negozio, ma le sue creazioni sono incredibili. Ancora un altro artigiano, poco conosciuto fuori Firenze ma fa un lavoro straordinario, è Paola Locchi. Ha un laboratorio in cui soffia il vetro e ripristina il cristallo pregiato. Si può riparare un raro vetro di Murano oppure comprare bicchieri e vasi creati nel suo laboratorio. Ma ci sono anche nuovi luoghi che ho imparato ad amare, come il Museo dell’Opera del Duomo, ripensato completamente qualche anno fa con risultati straordinari - non solo nella cura delle esposizioni, ma in tutti i colori, i fondali e nel modo in cui le collezioni sono inserite. È bellissimo. 

'Il Ratto delle Sabine' del Giambologna, Loggia dei Lanzi, Piazza della Signoria

Da qui lasciandosi alle spalle la più moderna Firenze medicea di cui Palazzo Medici Ricciardi resta il modello fondamentale dell’architettura civile rinascimentale e dove vi segnalo di soffermarvi nel cortile, il più bello della città, con la sua limonaia sul retro dove sono protagoniste assolute le piante di agrumi in una cornice impreziosita da stucchi e decorazioni settecentesche, si entra nella città antica compresa tra piazza del Duomo e i Lungarni. In piazza del Signoria mi piace pensare alla sua Loggia dei Lanzi come al museo più bello di Firenze, un museo a cielo aperto nato nel lontano XIV secolo per ospitare sotto una tettoia coperta, la loggia appunto, le assemblee popolari. Divenne poi, per volere di Cosimo I de’ Medici, “sede espositiva” tra le più prestigiose del mondo e per me lo è ancora oggi a tutti gli effetti. Di fianco alla Loggia dei Lanzi si affacciano Le Gallerie degli Uffizi, che non hanno certo bisogno della mia presentazione. Vorrei solo ricordare che in questo museo tanto speciale si trova la mia opera preferita di Firenze, la Madonna col Bambino e due angeli di Filippo Lippi, una delle opere più celebri dell’artista.

L'Ospedale degli Innocenti

In via de’ Tornabuoni si affaccia maestoso Palazzo Strozzi dove meno di venti anni fa è stato creato uno spazio di arte contemporanea che ha dato vita a mostre straordinarie.

Ripercorrendo architetture sovrumane e spazi museali di valore penso, attraversando l’Arno, al Museo Bardini e al suo fascino senza tempo e ovviamente a Palazzo Pitti che resta, anche per le sue dimensioni e la sua storia, uno dei palazzi assolutamente da visitare in un tour della città. Questi due luoghi speciali si trovano nell’Oltrarno, cioè nel quartiere sulla riva sinistra dell’Arno. Da qui, salire alla basilica di San Miniato al Monte significa, tra le tante emozioni che questo luogo trasmette, godere di una delle viste più particolari della città! Non per altro, ma è uno dei punti più elevati della città. 

La spettacolare vista di Firenze da San Miniato

E poi ci sono i musei più piccoli, che forse non hanno un profilo internazionale ma sono speciali. Per decidere di visitarli il mio consiglio è di valutare il periodo dell’anno – in piena stagione turistica, per esempio, se si ha la sfortuna di non aver prenotato per tempo l’ingresso ai grandi musei e la fila da affrontare è troppo lunga i musei minori sono una risorsa preziosa e un’alternativa a portata di mano - e da quante volte si è già visitata la città. Il Museo Stibbert è uno di questi. La qualità di ciò che possiede è eccezionale: armature medievali e rinascimentali, non solo europee ma asiatiche ed islamiche, nonché costumi storici e ritratti eccellenti. Ed è quasi sconosciuto, forse perché è un po’ fuori dal centro, vicino al quartiere Rifredi. Un altro posto nel quale consiglio sempre una visita ai miei amici è l’Opificio delle Pietre Dure. Quest’ultimo è un vero e proprio laboratorio di pietre artigianali di diversi tipi, che ha avuto inizio secoli fa, e il museo all’interno raccoglie tutta la stupefacente storia di questo artigianato. Merita davvero una visita.

il teatro etrusco-romano di Fiesole

Infine, visto che Firenze è circondata da un anello di colline che ne amplificano la vivibilità e la bellezza, mi piace ricordare due indirizzi speciali che si trovano appena fuori città, inseriti in un affascinante contesto verde come il Museo Archeologico di Fiesole. Il Museo documenta la storia della città e del suo territorio, dagli Etruschi per arrivare ai Romani e ai Longobardi, ed è collegato all’area archeologica dove sono visitabili gli scavi del teatro, delle terme e del tempio etrusco-romano. All’Impruneta invece si trovano i più bei vasi di terracotta, oppure a Settignano… ci si può perdere per dei giorni interi!”




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