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Tuscany autumn landscape
5 Novembre 2020

Nuovo Dpcm in vigore dal 6 novembre fino al 3 dicembre: la Toscana è Area Gialla. Che cosa cambia

Italia divisa in tre aree. Le nuove restrizioni nazionali e quelle divise per regione. Scopri tutto qui

Toscana Area Gialla, dal 6 novembre al 3 dicembre insieme ad Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Molise, Sardegna, Liguria, Marche, Umbria, Veneto e province di Trento e di Bolzano.

L'Italia suddivisa in tre aree, tra cui la Toscana Area Gialla

"Abbiamo distinto la penisola in 3 aree: gialla, arancione e rossa. Ciascuna con proprie misure restrittive. Tutte le misure entreranno in vigore venerdì, per consentire a tutti di avere il tempo congruo per disporre le proprie attività". Sono le parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che il 4 novembre ha illustrato le misure del nuovo Dpcm.

Le regioni dell'Area Arancione sono Puglia e Sicilia.

Le regioni dell’Area Rossa, ad alta criticità, sono: Calabria, Lombardia Piemonte e Valle d’Aosta.

Partiamo nell'elecarvi le regole valide nelle Aree Gialle, come la Toscana

  • limitazione della circolazione delle persone dalle 22 alle 5, intervallo orario entro il quale sarà necessario comprovare lo spostamento, per ragioni di lavoro, necessità o salute, attraverso un’autocertificazione;

  • chiusura di mostre e musei;

  • didattica a distanza al 100% per le scuole secondarie, ad eccezione delle attività di laboratorio da svolgere in presenza;

  • attività in presenza per le scuole dell’infanzia (asili), primarie e secondarie di primo grado (medie), dove tuttavia permane l’utilizzo obbligatorio delle mascherine, ad eccezione dei bambini al di sotto dei 6 anni di età;

  • chiusura dei centri commerciali nelle giornate sia festive che prefestive

  • riempimento limitato al 50 per cento della capienza su mezzi pubblici del trasporto locale e ferroviario regionale;

  • chiusi bar e ristoranti dalle 18

  • sospensione dello svolgimento delle prove preselettive e scritte dei concorsi (pubblici e privati, comprese procedure di abilitazione all’esercizio delle professioni) a esclusione delle ipotesi in cui la valutazione dei candidati debba essere effettuata, in modo esclusivo, su basi curriculari ovvero in modalità telematica;

  • chiusura dei corner giochi e scommesse presso bar e tabaccherie;

  • consentiti soltanto gli eventi e le competizioni riconosciuti di interesse nazionale con provvedimento del CONI e del CIP, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico;

  • confermata la raccomandazione, già contenuta nei precedenti provvedimenti, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, se non per esigenze lavorative, di studio o per motivi di salute.

Tutte le norme suddivise nelle tre zone di rischio covid 19

Di seguito le restrizioni delle regioni Aree Arancioni (Puglia e Sicilia) da aggiungere alle norme nazionali appena elencate:

  • Divieto di ogni spostamento, in entrata e in uscita, dalla Regione (salvo che per comprovate esigenze di lavoro, salute e urgenza), consentiti solo gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza e nei limiti in cui la stessa risulta consentita, con conseguente possibilità di rientro nel proprio domicilio o nella propria residenza.

  • Vietato ogni spostamento in un comune differente da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, motivi di salute, situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel proprio comune.

  • Sospese le attività dei servizi di ristorazione, ad esclusione delle mense e del catering e della ristorazione con consegna a domicilio.

la scheda riassuntiva delle restrizioni attive dal 6 novembre

Infine le restrizioni delle regioni Aree Rosse (Calabria, Lombardia Piemonte e Valle d’Aosta) da aggiungere alle norme nazionali appena elencate:

  • Divieto di ogni spostamento in entrata e in uscita dalla Regione e all’interno del territorio stesso, salve le ipotesi di necessità e urgenza.

  • Chiusi i negozi al dettaglio, ad eccezione di generi alimentari, farmacie, edicole.

  • Chiusura dei mercati di generi non alimentari.

  • Chiusura di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, ad eccezione della ristorazione con consegna a domicilio e, fino alle ore 22, quella con asporto, ma con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.

  • Sospese le attività sportive, anche svolte nei centri sportivi all’aperto.

  • Consentito svolgere, in forma individuale, attività motoria in prossimità della propria abitazione, nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di mascherina.

  • Sospesi tutti gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva.

  • Attività scolastica in presenza solo per asili, primaria e prima media.

  • Restano aperte le attività inerenti servizi alla persona (tra cui parrucchieri, barbieri, estetisti).

  • I datori di lavoro pubblici limitano la presenza del personale nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente tale presenza, anche in ragione della gestione dell’emergenza.

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