Pian dei Giullari: una Firenze immersa nella natura tutta da scoprire
Camminare per Firenze non è mai stato così meraviglioso
Sì, avete capito bene. Si chiama Pian dei Giullari proprio perché qui, a villa Il Teatro, un tempo venivano ospitati giullari e teatranti. E la zona stretta tra alti muri che si aprono in slarghi e piazzette è ideale per fare quattro passi fuoriporta.
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Soprattutto a primavera quando la campagna profuma di fiori. La via più semplice è da viale Galileo, arrivandoci magari dal Forte Belvedere, ma anche da Porta San Miniato e il Piazzale. O volendo anche da dietro l'IOT e via Santa Maria a Montici.
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E' infatti praticamente un anello, immerso nel verde e carico di storia. Fu infatti da qui che le truppe Imperiali di Carlo V assediarono Firenze facendo fuoco su San Miniato fortificata e il suo campanile protetto anche coi materassi da Michelangelo.
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Il quartier generale imperiale era infatti nell' imponente Torre del Gallo. E qui, lungo la via che porta all'Impruneta, hanno abitato personaggi come Galileo Galilei nel suo confino a Villa il Gioiello (al civico 42) e l'artista Giusto Sustermans nella vicina Villa Giovannelli, un tempo Vecchietti (piazza Unganelli), che lo ritrasse anziano e deluso. E ancora Francesco Guicciardini (oggi è Villa Ravà al civico 69).
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E più recentemente Giovanni Spadolini nella Villa Volsanminiato (al civico 18) dove oggi ha sede l'omonima Fondazione, la cui biblioteca è alloggiata nell'inconfondibile Villa Nunes Vais (al civico 28) dal nome del fotografo che dipinse la facciata a losanghe bianche, blu e rosse. Lungo la via s'incontra anche una deliziosa chiesetta: Santa Maria a Montici dove è conservata una Maestà del Maestro di Santa Cecilia e da dove nel 1313 Arrigo VII tentò di conquistare Firenze.
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O ancora la rossa Villa Le Corti con alcune decorazioni dell'Empoli. E poi volendo andare oltre, merita raggiungere San Michele a Monteripaldi, dal panorama mozzafiato sulla città, antica chiesetta dove fu rettore il padre di tutto il bon ton: Giovanni dalla Casa.
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Per non dimenticare l'Osservatorio di Arcetri che dall'800 scruta gli astri e il sole.