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Della Robbia Firenze
30 Gennaio 2020

Sulle tracce dei Della Robbia in Toscana

Alla scoperta di un’arte unica, antica e locale. Quella della terracotta invetriata policroma legata a una famiglia

Ecco un viaggio che porta a percorrere le strade più belle della Toscana, a visitare i luoghi più famosi ma anche i più nascosti e magici del territorio. Alla scoperta di un’arte unica, antica e locale. Quella della terracotta invetriata policroma legata a una famiglia, i Della Robbia protagonisti indiscussi del Rinascimento.

LUCA DELLA ROBBIA
Nato a Firenze nel 1399, scultore, orafo e ceramista insieme. Luca inizia la sua carriera nella bottega del Brunelleschi, nella quale lavora anche Donatello, dal quale apprende i rudimenti per il perfezionamento della tecnica che poi svilupperà in proprio dando vita a capolavori come la Visitazione nella chiesa di San Giovanni Fuor Civitas Pistoia, la lunetta della Cattedrale sempre a Pistoia che raffigura la Madonna con bambino tra angeli. 

Luca Della Robbia, Resurrezione, Cattedrale di Santa Maria del Fiore

Portano la sua firma i festoni di fiori che ornano la Cappella della Madonna e quella del Crocifisso della chiesa di Santa Maria dell’Impruneta (Firenze), la Madonna col Bambino in Sant’Andrea a Palaia(Pisa), e ancora un’altra bellissima Madonna con bambino nella chiesa di Santa Felicita a Firenze, città dove non si può tralasciare una visita alla Cappella dei Pazzi di Filippo Brunelleschi nella chiesa di Santa Croce, per ammirarne i decori realizzati da Luca in accordo con il maestro. I colori dominanti sono l’azzurro, il bianco e l’avorio, rispettivamente usati nella forma più tradizionale per gli sfondi e per le figure.

ANDREA DELLA ROBBIA
E’ compito del nipote di LucaAndrea (1435-1525) continuare l’opera dello zio sviluppando la tecnica e introducendo nella Bottega innovazioni che portano la produzione delle terrecotte a livello proto-industriale. Le sue Madonne hanno poco da invidiare alle diafane bellezze di Filippo Lippi o alle maestose donne del Botticelli. Lo si comprende molto bene nella chiesa del Santuario della Verna (Arezzo), o nella Pieve di Santa Fiora, sull’Amiata; così come, a Montepulciano, nella chiesa di San Bernando e Duomo.

Andrea della Robbia, Ospedale degli Innocenti, Firenze

Terrecotte – come quelle dell’Ospedale degl’Innocenti in piazza della Santissima Annunziata di Firenze– sono conservate nelle chiese di RadicofaniSant’Agata e San Pietro Apostolo, o nel convento di Vallombrosa, dove c’è una Madonna con Bambino, e così come a Pieve Santo Stefano nella chiesa di San Francesco fa mostra di sé un’Assunzione e a Bibbiena, nella chiesa di San Lorenzo, possiamo ammirare una Pietà e una Natività, mentre ad Anghiari la chiesa di Santa Maria delle Grazie conserva una Madonna della Misericordia. Bellissimi i Tabernacoli, come quello della cattedrale dedicata a San Giovanni Evangelista, a San Sepolcro, o il Tempietto del Latte di Maria oggi protetto nel Museo della Collegiata di San Lorenzo.

GIOVANNI DELLA ROBBIA
Il giallo, il verde, il terra di Siena entrano nella bottega dei Della Robbia con i cinque maschi (dei dodici figli) di Andrea che seguono le orme del padre; con loro gli sfondi diventano naturalistici e le scene via via più complesse, come si può comprendere soprattutto dalle opere di Giovanni, conservate a Volterra nella chiesa di San Girolamo o in quella di San Leonardo a Cerreto Guidi o nelle mura dell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore (Siena), ma anche nella chiesa di San Lucchese a Poggibonsi o nelle splendide teste che si affacciano nel chiostro dei monaci della Certosa del Galluzzo (Firenze) o alla Madonna della Querce ancora a Montepulciano

Giovanni della Robbia

Con Girolamo e Luca (il giovane) che si trasferiscono in Francia quest’arte lascia Firenze, via Guelfa e la Toscana...
 

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