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Un artigiano della moda

I top artigiani della moda a Firenze

8 Gennaio 2020

Dove trovare, se non nella città dove è nata la moda italiana, i migliori atelier artigiani?

La moda italiana ha mosso i suoi primi passi proprio a Firenze, a tutti gli effetti culla del Made in Italy. La sua consacrazione ufficiale porta una data precisa: 22 luglio 1952. E un luogo: la Sala Bianca di Palazzo Pitti. Oggi, sarti, pellettieri e non solo continuano questa importante tradizione. Per voi, solo i migliori atelier.




Liverano & Liverano sartoria Liverano & Liverano sartoria

Liverano & Liverano sartoria

“Molti oggi parlano di sartorialità, conoscendo poco questo mestiere, che è il più bello del mondo. Da me ci vogliono 70 ore per finire un vestito, e non c’è la macchina per fare il sopraggitto. La giacca, ad esempio, ha una sola pince. La spalla è spiovente, la cucitura è indietro, la manica non porta grinze o pieghe e la parte finale è arrotondata in linea con la spalla”. Parole di Antonio Liverano sarto di grande tradizione. Solo lui taglia e prende le misure, lavora quindici-sedici ore al giorno, chino al tavolo della sartoria, nel rispetto ancora dei dettami della vecchia scuola fiorentina. I suoi clienti sono gli uomini più in vista della politica e dell’economia.

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Loretta Caponi Loretta Caponi

Loretta Caponi

Nel 1967 Loretta Caponi apriva la sua bottega-laboratorio. Da allora le creazioni Caponi si intrecciano con migliaia di famiglie, alcune celebri, dai Rockefeller ai Kennedy, molte semplicemente amanti dell’eccellenza. L’atelier, oggi guidato dalla figlia Lucia Caponi e dal nipote Guido e ospitato in un bellissimo palazzo fiorentino di 850 metri quadrati, conta più di 10.000 disegni di biancheria sartoriale per donna e uomo - giacche da camera in lino, seta, cashmere o velluto per lui, camicie da notte in velluto di seta dévoré o georgette per lei - e altrettanti modelli di tovaglie, spugne, lenzuola, cuscini, capi neonato e bambino, oltre alle collezioni prêt-à-porter.

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Sartoria Marinaro Sartoria Marinaro

Sartoria Marinaro

Negli anni 60 Mario Sciales si trasferisce a Firenze per lavorare come stretto collaboratore di Michele Marinaro, proprietario dell’omonima sartoria, nata nel 1937, e nel 1970 ne diventa titolare. Ogni capo è realizzato rigorosamente a mano, come i dettami della vecchia scuola sartoriale comandano. L’abito è tagliato su una struttura in lino alla quale viene poi adattato il tessuto, per conferire al capo maggiore vestibilità e per ogni cliente viene tracciato un modello personalizzato, in base alla conformazione. La sartoria conserva lo spirito di piccola bottega artigiana, pur curando anche una vasta clientela di banchieri e uomini d’affari di New York City.

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Sartoria Gianni Seminara Sartoria Gianni Seminara

Sartoria Gianni Seminara

Con un apprendistato dai maestri del paese natio di Calabria, esperienza di tagliatore e quindi sarto, Giuseppe Seminara apre nel 1957 la sua prima bottega a Firenze, che poi amplia e trasferisce nella centralissima via de’ Calzaiuoli. Oggi è il figlio Gianni che conduce questa fucina della cucitura. Selezionatissimi i tessuti. Dopo le misure si procede al disegno geometrico su tessuto o su una tela leggera che servirà per prova campione. Si uniscono i pezzi tagliati e si mette il capo in prima prova. La linea della giacca è sempre morbida, non destrutturata come vige nella scuola partenopea, né rigida come nella scuola anglosassone.

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Sartoria Vestrucci Sartoria Vestrucci

Sartoria Vestrucci

A nove anni, Loris Vestrucci ha deciso che voleva diventare un sarto. Iniziò dal basso, nel laboratorio del maestro sarto Mealli e divenne un ottimo apprendista, ma fu il maestro Giuntini che gli insegnò ad essere un tagliatore e a padroneggiare le sottigliezze e raffinatezze della scuola sartoriale fiorentina che, ancora oggi, 70 anni dopo l’inizio della sua carriera, Vestrucci riversa nelle proprie creazioni. La sartoria che ne porta il nome crea oggi, in puro stile e con immancabile tecnica fiorentina, giacche ed abiti Ready to Wear e Su Misura, oltre ad offrire una vasta gamma di camicie, cravatte, pochette ed accessori che compongono, con disinvoltura, l’equilibrato mosaico che raffigura il gentiluomo fiorentino di questo millennio.

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Paolo Gennari Paolo Gennari

Paolo Gennari

La produzione di camicie su misura è per Silvia e suo marito Paolo Gennari una “questione di famiglia” che si tramanda da ben tre generazioni. In questa piccola bottega artigianale è possibile osservare tutte le fasi di preparazione e realizzazione di una camicia: ogni pezzo è ideato seguendo i gusti e le esigenze del cliente che può scegliere non solo il tessuto e il modello, ma anche tutti i dettagli, come la personalizzazione con iniziali ricamate. Segni distintivi delle loro camicie sono il logo della “Rosa” e la frase “Handmade in Florence”, simboli di raffinatezza e anche di provenienza del prodotto.

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Stefano Bemer Stefano Bemer

Stefano Bemer

La perfetta scarpa italiana: questo l’ambizioso obiettivo che Stefano Bemer si è posto quando aprì la sua bottega nel 1983. Pochi anni dopo, il marchio divenne uno dei nomi più conosciuti nel mondo per la tecnica, stile e qualità delle calzature Su Misura. Fu a fianco di questo grande maestro che l’attore Daniel Day Lewis lavorò per un anno, in incognito, appassionandosi a tal punto che dovette venire Martin Scorsese di persona per riportarlo nel mondo del cinema ad interpretare Gangs of New York. Oggi, nel contesto della chiesa sconsacrata in via San Niccolò, il brand che ne porta avanti nome e tradizione di eccellenza, produce scarpe montate e cucite a mano Prêt-à-Porter, Made to Order e Bespoke in una infinita varietà di pellami e colori.




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Saskia Scarpe su Misura Saskia Scarpe su Misura

Saskia Scarpe su Misura

Vivian Saskia Wittmer ha imparato il mestiere del far scarpe su misura in Germania dal miglior Maestro calzolaio, si è poi trasferita a Firenze dove si è perfezionata da Stefano Bemer, altro nome prestigioso della calzoleria italiana. Da una ventina di anni Saskia ha la sua bottega, dove realizza scarpe da uomo completamente a mano. Il cliente spiega le sue esigenze e su queste viene creato il modello personale in base al quale viene realizzata la scarpa, con pellami che spaziano dal vitello al capretto, dallo squalo al cammello, dal canguro all’elefante.

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Roberto Ugolini Roberto Ugolini

Roberto Ugolini

Situato proprio di fronte alla chiesa di Santo Spirito, il laboratorio di Roberto Ugolini è il luogo in cui si producono scarpe di altissima qualità con metodi totalmente artigianali. Il calzolaio fiorentino produce scarpe alla vecchia maniera: tutto ha inizio con la scelta del modello e dei materiali, ma è a partire dalla base di legno, modificata con le misure del piede stesso, che avviene la vera e propria prima fase di lavorazione made in Tuscany. Una bottega che profuma di pelle e tradizione, ma anche di precisione e unicità.

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Mannina Mannina

Mannina

Spinto dalla passione per il lavoro artigianale e per la tradizione calzaturiera di questa terra, Calogero Mannina aprì a metà degli anni ’50 un piccolo laboratorio dove creava le sue scarpe, modelli unici e originali. Sensibile e attento ai cambiamenti, Calogero ha saputo negli anni coniugare stimoli e suggestioni dal mondo della moda con il minuzioso lavoro artigianale, la ricerca e l’altissima qualità dei materiali. Una preziosa eredità raccolta dal figlio Antonio che segue oggi l’attività del laboratorio e del negozio, donandogli un tocco di raffinatezza e uno stile inedito. Oggi come ieri qui le calzature da uomo e da donna sono interamente fatte a mano e su misura, forme perfette adatte a qualsiasi piede.

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Scuola del cuoio Scuola del cuoio

Scuola del cuoio

La Scuola del Cuoio è stata fondata a Firenze nel 1950 grazie all’iniziativa congiunta delle famiglie Gori e Casini (artigiani pellettieri fiorentini dal 1930) e dei Frati Francescani della Basilica di Santa Croce, per insegnare agli orfani di guerra la tecnica artigianale. Ancora oggi svolge attività formativa riconosciuta a livello internazionale. Oltre a questo, ovviamente, prosegue l’attività produttiva, strettamente manuale, di borse, portafogli, cinture e giacche. Ogni capo può essere personalizzato per quel che riguarda la misura, il pellame, la fattura e si realizzano pezzi unici su disegno del cliente.

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Pelletteria Artigiana Viviani Pelletteria Artigiana Viviani

Pelletteria Artigiana Viviani

"La Pelletteria Artigiana Viviani fonda le sue radici nella grande tradizione dell’artigianato fiorentino dei lavori in pelle. Renato Viviani apre il suo laboratorio-boutique nel centro di Firenze, nel 1965, dopo una vita passata ad apprendere il mestiere. Da prima, negli anni ‘20, nella bottega di Guccio Gucci, poi a Buenos Aires negli anni ‘30, ‘40 e ‘50 dove diventa un maestro artigiano. Borse da donna e da lavoro, portafogli e cinture, queste le creazioni originali che vengono disegnate, tagliate e montate completamente a mano. I pellami utilizzati per tutti i prodotti provengono esclusivamente da concerie toscane. Adesso il laboratorio è guidato dalla figlia di Renato, Viviana e dal nipote, Leonardo."

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Dimitri Villoresi Dimitri Villoresi

Dimitri Villoresi

Nel cuore dell’Oltrarno fiorentino vi è una bottega nascosta nella quale prendono vita borse e accessori unici. Il laboratorio di Dimitri è un luogo riservato ma accogliente, con un’atmosfera semplice e suggestiva, in cui passato e presente sembrano fondersi con l’odore di pelle e cuoio e il tintinnio dei vecchi arnesi di un tempo. Cura dei dettagli, tradizione, passione e poesia sono le parole d’ordine di quest’uomo e della sua bottega, aperta anche ai giovani che vogliono diventare Artigiani del Cuoio.

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Grevi Grevi

Grevi

La Fabbrica di cappelli di Signa è attiva dal 1875. La famiglia Grevi da oltre quattro generazioni è protagonista dell’evoluzione del cappello. Dai gloriosi tempi delle trecciaiole, dalle cui mani uscivano intrecci delicati come merletti, ai feltri melousine e satinè lavorati a mano dalle modiste degli anni ’30 ai ’50, fino ai primi cappelli prodotti in nastri e in trecce mai utilizzati prima e venduti in tutto il mondo dagli anni ’60 ad oggi, con una nuova interpretazione creativa più ironica e romantica e una vestibilità più comoda ed informale. Ancora oggi le collezioni uomo, donna e bambino sono prodotti utilizzando le antiche tecniche di lavorazione che si basano sull’utilizzo di manodopera altamente specializzata. Cappelli amati dal jet set internazionale, protagonisti nel cinema ed in teatro e venduti nei negozi più prestigiosi.

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Woo Class Woo Class

Woo Class

È nel 2004 che nasce il primo occhiale in legno di Woo Class. Da allora l’atelier di Lisa Gabellini crea montature che uniscono alla perfezione stile e comfort, studiate per un risultato di assoluto benessere. Realizzati con almeno 11 strati di legno naturale, gli occhiali risultano leggeri, elastici, ma allo stesso tempo resistenti. La meniscatura, ovvero l’operazione per creare la curvatura per il naso, è ottenuta con il tradizionale metodo a vapore ed è seguita da oltre 83 fasi di lavorazioni manuali, mentre le linee dei vari modelli, sia quelli delle collezioni che quelli bespoke, sono curate dal designer Jochen Andreas Zeh, capace di rendere ancora più unico un materiale già di per sé ricco di fascino come il legno.

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In questo articolo abbiamo parlato di Liverano & Liverano sartoria, Loretta Caponi, Sartoria Marinaro, Sartoria Gianni Seminara, Sartoria Vestrucci, Paolo Gennari, Stefano Bemer, Saskia Scarpe su Misura, Roberto Ugolini, Mannina, Scuola del cuoio, Pelletteria Artigiana Viviani, Dimitri Villoresi, Grevi, Woo Class

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