Forte Belvedere, scopri la vista più bella di Firenze
Storia e curiosità di questo monumento accessibile gratuitamente per turisti e fiorentini
Il Forte di San Giorgio, meglio conosciuto come Forte Belvedere, riapre al pubblico il 24 giugno e sotto la gestione di Fondazione MUS.E verranno organizzati eventi sulle terrazze della palazzina, compresa la caffetteria e il bookshop.

Storia di Forte Belvedere
Sarà così possibile apprezzare la storia e gli spazi del Forte San Giorgio, la cui costruzione viene avviata nel 1590 per volere di Ferdinando I de’ Medici come ultimo tassello di un aggiornamento del programma difensivo dell’Oltrarno, dedicando un’attenzione particolare ai bastioni, alle cannoniere, alla palazzina e alla misteriosa stanza del tesoro.
Forte Belvedere, oltre ad essere un celebre punto panoramico, è infatti anche una pregevole opera architettonica. Fu costruito alla fine del ‘500 su progetto di Bernardo Buontalenti e su ordine del Granduca Ferdinando I de’ Medici, appena ritornato a Firenze dopo la cacciata da una città insofferente, e che per ripararsi da possibili attentati nello spostarsi da casa (Palazzo Pitti) agli uffici (Palazzo Vecchio) aveva fatto costruire dal Vasari il celebre corridoio. La fortezza di Belvedere sarebbe stata l’ultima tappa del Corridoio Vasariano e avrebbe dovuto proteggere la sede del governo, Palazzo Pitti, la zona sud della città, dimostrare con la sua maestosità tutta la potenza Medicea e infine garantire al Granduca un rifugio da eventuali sommosse. Era stata prevista anche come nascondiglio del tesoro di famiglia: in fondo a un pozzo scavato all'interno della palazzina centrale è stato scoperto una cripta protetta da trappole mortali.
Il luogo su cui fu costruito il forte era già stato individuato ai tempi dell'Assedio di Firenze da Michelangelo come sito di grande importanza strategica. Come in altre opere del Buontalenti, l'originalità del Forte Belvedere, fortezza urbana che quindi doveva presentare finiture di pregio, si manifesta nei dettagli unici della costruzione sia della fortificazione che della villa interna, l'elegante e bianco Palazzetto del Belvederea tre piani che domina l'intera costruzione.
L'edificio centrale, residenza del Granduca in tempi insalubri come durante l'epidemia di peste del 1600, non si adattava ai principi militari, ma coi suoi muri bianchi da villa Medicea costituisce un segnale visibile della dominazione medicea.
Il granduca Pietro Leopoldo a fine Settecento rese pubblico l'impareggiabile balcone su Firenze: il forte non ha mai subito un assedio, né le sue artiglierie hanno mai sparato un colpo. Le cannonate a salve del Forte hanno annunciato per secoli solo il mezzogiorno, tanto che per i fiorentini quel frastuono era bonariamente chiamato "il cannone della pastasciutta".