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museo del treno firenze
11 Marzo 2022

Hzero, il museo del treno di Firenze

Nel cuore della città il museo dedicato al plastico ferroviario di Giuseppe di San Giuliano

Concepito come un dispositivo narrativo immersivo che prende vita negli spazi dell’ex-cinema Ariston, a due passi da Santa Maria Novella, Hzero si sviluppa attorno a un’opera unica nel suo genere - un imponente plastico ferroviario di 280 mq, tra i più grandi in Europa.

Il progetto nasce da un’idea di Giuseppe Paternò Castello di San Giuliano, che vi si è dedicato con passione e dedizione a partire dagli anni Settanta e trova oggi una forma museale per la condivisione con il pubblico grazie all’impegno dei figli DiegoGiulia e Maria. QUI trovate la nostra intervista realizzata al Marchese qualche anno fa.

Hzero deve il proprio nome alla scala 1/87, tipica del modellismo ferroviario, sorta di sezione aurea che stabilisce la dimensione ottimale per garantire dettaglio e visione di insieme. La costruzione del plastico viene avviata nel 1972, nella casa fiorentina della famiglia di San Giuliano, a partire da un treno della Märklin. Ben presto le crescenti aspirazioni del suo creatore danno vita a un progetto sempre più ampio, che porta nel 1985 allo spostamento dell’opera nel fienile della casa colonica di famiglia in Val d’Arno; dal 2000, l’opera viene quindi rilocata in un hangar di 400 mq a Scandicci, alle porte di Firenze. In questi anni il plastico conta sul coinvolgimento di nuove energie, individuate nel contributo di amici e conoscenti, tra cui Carlo Brandolini d’Adda e il modellista Marco Baldi, che vi imprimono uno sviluppo decisivo.

Curatore del nuovo museo è Alberto Salvadori, che - in collaborazione con lo studio milanese Karmachina e con i musicisti di Tempo Reale - ha ideato un ambiente immersivo e sensoriale che interagisce perfettamente con il plastico.

Ubicazione e architettura concorrono alla realizzazione di un progetto che vede il treno come protagonista, simbolo di modernità e fulcro di infinite narrazioni artistiche e cinematografiche, dall’Impressionismo ai Fratelli Lumière fino al Futurismo e oltre. Mantenendo inoltre il profondo legame che il mondo del modellismo possiede con il gioco, l’invenzione e il saper fare, Hzero si sviluppa come uno spazio aperto a tutti i tipi di pubblico, in cui si svolgeranno anche attività educative ed esperienze ludiche e formative.
Hzero ha avviato ancora prima dell’apertura un prezioso dialogo e una fattiva alleanza con Fondazione FS attraverso il suo direttore generale Luigi Cantamessa. 
 

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