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4 Luglio 2019

Il regno della purezza

A Palazzo Medici Riccardi, fino 28 luglio, il Tibet nella pittura di Han Yuchen

Palazzo Medici Riccardi, dal 5 al 28 luglio, ospita Il regno della purezza. Il Tibet nella pittura di Han Yuchen, la prima personale in Italia dell’artista cinese Han Yuchen, curata da Cristina Acidini.

Al centro dell’esposizione fiorentina è il Tibet, con i suoi paesaggi mozzafiato, i monasteri spettacolari, le montagne altissime, le antiche città perdute, la sua cultura millenaria e i suoi abitanti. Il Tibet ha sempre esercitato un fascino profondo su Han Yuchen che ne conosce profondamente tutti i luoghi. Negli ultimi dieci anni, ha attraversato, sia in estate che in inverno, gli altipiani e le vallate ai piedi delle montagne più alte del mondo, vivendo in tende, soggiornando con famiglie tibetane e visitando i pascoli. E questa intima familiarità emerge con forza in questa rassegna. Han Yuchen identifica in questa regione, innevata e mistica, il regno di una "purezza", riposta nel candore fisico e spirituale. “I tibetani sono gente modesta e tenace” racconta l’artista. “I loro occhi sono pieni di gentilezza…La bellezza del Tibet sta proprio nella sua gente che vive felicemente e in maniera pacifica, ma in maniera intensa e passionale. La loro felicità mi commuove, per cui attraverso la mia arte cerco di portare altra gioia alle persone”.

L'osservazione ravvicinata dei dipinti di Han Yuchen ci rivela una pittura a olio materica, fatta di pennellate piccole, ma corpose e decise, quando costruisce le figure dalle carni sode e dagli abiti spessi mentre per il paesaggio, protagonista al pari degli esseri viventi, nella sua opera, riserva ampie stesure, tenute sottotono con leggerezza. I dipinti sono in stretto rapporto con l'attività di fotografo dell'artista, che col mezzo fotografico seleziona e prepara le sue inquadrature, collegandosi anche alla sua esperienza di calligrafo per il senso armonioso del ritmo compositivo. 

Non è un caso che questa mostra si tenga a Firenze, in Toscana, dove il nome stesso del Tibet risveglia gli echi di un interesse appassionato e duraturo che si è espresso e continua a esprimersi nei musei e nelle attività culturali. Nel Settecento, a Pistoia, il gesuita Ippolito Desideri, considerato il primo tibetologo in Occidente, accolto dal sovrano Lajang Khan durante un pionieristico soggiorno da missionario in Tibet, aprì la strada a numerose successive spedizioni italiane. 

In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo Han Yuchen. Il regno della purezza, edito da Mandragora, che oltre alle opere esposte ne presenterà altre sempre relative al rapporto dell’artista con il Tibet. 

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