Advertising

Connect with Firenze Made in Tuscany

Sign up our newsletter

Get more inspiration, tips and exclusive itineraries in Florence

+
sagre d'estate
20 Luglio 2023

Le sagre top in Toscana

La guida completa alle sagre migliori e più storiche della regione

Sagraioli di tutto il mondo unitevi e preparate carte e penna per annotarvi le sagre da non perdervi in Toscana. Quelle che trovate qui sotto, raccontate ed elencate in ordine di data, sono a prova di fregatura: garantisce il fatto che sono le più storiche e rinomate della regione. Gusterete i prodotti locali più tipici, vedrete borghi e paesi 'della domenica', conoscerete cibi della tradizione a rischio d'estinzione!

AGOSTO

CALICI DI STELLE 
In tutte le cantine toscane e italiane che aderisco all'iniziativa
Prime due settimane di agosto

È un appuntamento ormai tradizionale con il mondo del vino e dei suoi produttori in tutta Italia, organizzato da Movimento Turistico del Vino che ha il suo apice la notte de San Lorenzo, il 10 agosto. Le piazze dei paesi del vino, le aziende vitivinicole e le cantine offrono ai visitatori degustazioni, eventi, visite guidate in vigna o in cantina, serate musicali ed enogastronomiche con lo scopo di avvicinare il pubblico al mondo del buon bere. Il programma, regione per regione, è su movimentotursmovino.it.

calici di stelle

LA SAGRA DEI PANIGACCI 
Podenzana (MS)
Seconda e terza settimana di agosto

Siamo sulle Apuane, circondati dai sapori tipici della Lunigiana (qui i ristoranti da non perdere nei boschi della Toscana). Questa sagra si svolge nella struttura all’aria aperta nei pressi del Santuario della Madonna del Gaggio. I panigacci, sono delle focacce di pane azzimo (cioè non lievitato), fragranti e profumate, cotte nei testi di terracotta, da gustare riempite di salumi e formaggi locali, a partire dal Lardo di Colonnata.

panigacci


SAGRA DEL CINGHIALE E DEL TORTELLO
Montepescali (GR)
Primi 2 weekend di agosto

Una delle più frequentate sagre della Maremma, ambientata nell'antico borgo di Montepescali, che si trova in cima a una collina che separa la Valle dell'Ombrone dalle Colline Metallifere. Qui si gustano al fresco i piatti più tipici e veraci della cucina maremmana: cinghiale alla brace o in umido, tortelli e tagliatelle al ragù di cinghiale.

montepescali

SAGRA DELLA BISTECCA CHIANINA 
Cortona (AR
Dal 13 al 15 agosto 

Se non è la più antica sagra toscana, è sicuramente tra le più antiche e gloriose: essendo nata all'inizio degli anni '60, è una vera decana tra le sagre toscane. Siamo nell'affascinante città d'origini etrusche, Cortona, alle porte di Arezzo. Per dare una idea delle dimensioni della sagra, basterà ricordare che in una sua recente edizione furono ordinate 4500 bistecche di Chianina, ognuna del peso omologato di almeno 750 grammi. Ovviamente non troverete solo bistecche ma anche costolecci (rosticciane), salsicce, la ciaccia (una focaccia cotta nei testi) col prosciutto crudo, fagioli cannellini e molte altre specialità dal territorio. È possibile trovare altre specialità locali come salumi di cinta senese, pecorini di Pienza, conserve e marmellate, vini, olio e cantucci. Gli stand gastronomici resteranno aperti tutte le sere a cena dalle 17:00 alle 24:00. La partecipazione prevede la scelta tra tre menù fissi: menù hamburger, menù bistecca e menù Chianina.

cortona

FESTA DEL FAGIOLO 
Sorana (PT)
Ultimo weekend di agosto

Il fagiolo di Sorana IGP è il più pregiato fagiolo bianco della Toscana. Viene prodotto nel pesciatino con epicentro il paesino di Sorana. Durante la festa del fagiolo si degustano piatti locali realizzati con questo legume o in abbinamento.

FAGIOLO di SORANA IGP

SAGRA DELLA BISTECCA 
Badia al Pino (AR)
Ultimi 10 giorni di agosto

Siamo nel cuore degli allevamenti di mucca Chianina, la razza autoctona della Val di Chiana famosa per le sue bistecche. E la bistecca è la regina indiscussa e incontrastata di questa bella festa paesana.

ph. Dario Garofalo

SAGRA DELLA ZUPPA DI PANE CON CIPOLLOTTO 
Pian del Bichi di Motemassi (GR)
Ultima settimana agosto e prima di settembre

La zuppa di verdure con pane raggermo e cipollotti freschi è un piatto tipico della tradizione toscana contadina. Ogni zona ha le sue varianti e la Maremma ne ha infinite fino a trasformarsi nell'Acquacotta a base di quasi sole cipolle. Visitare questa sagra è l'occasione per gustare questo piatto sano e antico, ma anche per visitare questo borgo circondato dal verde.

SAGRA DELLA PORCHETTA 
Monte San Savino (AR)
Ultimo weekend di agosto, primo weekend di settembre

Questa sagra porta in scena un prodotto d'eccellenza locale, la porchetta, con panini e piatti che valorizzano le materie prime: dal maiale al mix di erbe aromatiche (a partire dal finocchio selvatico) alle cotture lente nei forni a legna. Ma negli stand le degustazioni si estendono a tutta la varietà di carne cotta alla griglia, ai pici al sugo bianco di maiale oltre al tipico dolce locale, gli gnocchi dolci di crema (una sorta di mattoncino di crema cotta 2 volte).

PORCHETTA

SETTEMBRE

SAGRA DEL FICO
Bacchereto PO
1° e 2° weekend di settembre

Nel piccolo borgo del comune di Carmignano, in provincia di Prato, ecco una storica sagra dedicata al fico secco di Carmignano, presidio SlowFood e prodotto locale per eccellenza dopo il vino rosso Carmignano Docg. Nessuna casa di Carmignano era sprovvista, un tempo, di almeno una pianta di fico. La migliore varietà per produrre i fichi secchi è il Dottato. Appena raccolti i fichi vengono aperti longitudinalmente con un coltello, posti su stuoie di “canniccioni” e sottoposti al fumo di zolfo che ne imbianchisce la buccia. Dopo un’essiccazione di quattro o cinque giorni al sole, i fichi secchi vengono messi in un locale fresco e asciutto, dove restano per 35, 40 giorni. In questo periodo si forma un velo di zucchero in superficie (la gruma). Raggiunta l'essiccazione, i fichi secchi, vengono accoppiati con all'interno alcuni semi di anice. Al palato prevale il sapore zuccherino, mitigato dalla nota di anice. Si possono consumare come antipasto, accompagnando la saporita mortadella di Prato e il paté di fegato, oppure si gustano, più tradizionalmente, come dolce a fine pasto.

fichi secchi di carmignano alla sagra del fico di bacchereto

SAGRA DEL CIGHIALE 
Capalbio (GR)
Seconda settimana di settembre

Si tratta di un appuntamento storico, dato che la prima edizione della sagra risale al 1965. Il menù propone varie specialità della cucina maremmana, in particolare di cacciagione. Tra i piatti consigliati citiamo il cinghiale alla cacciatora, l'ammazzafegati, il cinghiale alla griglia, la polenta e l'acquacotta. Tra gli eventi collaterali, vi ricordiamo l'opportunità di assistere allo spettacolo dei butteri in programma il sabato e la domenica.

capalbio

FESTA DELL'UVA 
Impruneta
2°, 3° e 4° domenica di settembre

Questa è la sagra delle sagre, perché viene organizzata da quasi un secolo ininterrottamente. Tutta dedicata al vino e al suo universo, è nata per celebrare il momento clou dell'anno vitivinicolo: la vendemmia. La piccola e affascinante città d'Impruneta, famosa oltre che per il vino anche per la lavorazione dell'argilla e del cotto, la celebra con una famosa sfilata di carri allegorici e stand eno-gastronomici.

festa dell'uva impruneta

OTTOBRE

SAGRA DELLE CASTAGNE E DEL MARRON BUONO
Marradi FI
2°, 3° e 4° domenica di ottobre

Saliamo sull'Appennino per gustare i prodotti tipici a base di castagne, quelle di questa zona sono speciali e rinomate: i tortelli di marroni, la torta di marroni, il castagnaccio, le marmellate di marroni, i marrons glacés, i “bruciati” (caldarroste), e tanto altro. Per le vie del paese si possono acquistare altri prodotti del bosco e sottobosco oltreché altri prodotti artigianali e commerciali. In questa occasione Marradi è raggiungibile anche con un treno a vapore che percorre i boschi trainato da un vecchio locomotore sulla vecchia linea Faentina che congiunge Faenza a Firenze.

FESTA DELLE CASTAGNE E DEL MARRON BUONO

CRASTATONE
Piancastagnaio (GR)
Weekend di Ognissanti (30 ottobre-1 novembre)

Questa festa gastronomica è nata per celebrare la fine del raccolto della castagna e l’inizio della stagione invernale. Il termine Crastatone deriva dal verbo dialettale “crastare”, ovvero l’atto di tagliare la castagna prima di metterla sul fuoco, da qui la “crastata” (caldarrosta).


SAGRA DEL TOTANO
Capraia Isola (LI)
Weekend di Ognissanti (30 ottobre-1 novembre)

La Sagra del Totano è un appuntamento imperdibile e dal 2000 offre agli appassionati e soprattutto velisti, l’occasione di assaggiare i Totani, i calamari. L’appuntamento consiste di due eventi principali: la Gara di Pesca al Totano che prevede varie categorie di partecipanti – a terra e a mare - per barche a vela e a motore. La partenza delle imbarcazioni è un evento spettacolare. Altrettanto divertente è la pesatura dei totani pescati che viene effettuata al termine della gara sulla banchina del Porto. La Sagra organizzata dalla Pro Loco insieme a tutti i ristoranti isolani è l’apoteosi della degustazione del totano: lungo la banchina del porto si snodano il totano fritto, il riso con il totano, il cous-cous di totano, totano con le erbette, totano con le patate, lasagna di totano, crostoni di totano all’arrabbiata, arancini di totano, e ogni anno, ci sono variazioni al tema, fermo restando il totano.

SAGRA DEL TOTANO

NOVEMBRE

MOSTRA MERCATO NAZIONALE DEL TARTUFO BIANCO 
San Miniato (PI)
Ultimi tre weekend di novembre

A novembre la città medievale di San Miniato (tra Empoli e Pisa) diventa la capitale italiana del Tartufo Bianco. Insieme al tartufo bianco si possono apprezzare le migliori eccellenze dell'agroalimentare italiano. Gli chef animano gli oltre due chilometri di laboratorio del gusto a cielo aperto più importante d'Italia, dove, i prodotti tipici incontrano gli oltre centomila visitatori da ogni parte d'Italia per conoscere le nuove tendenze della cucina e le nuove alleanze del gusto. Un vero e proprio festival dei sapori dove buongustai e visitatori si ritrovano per apprezzare le eccellenze dell'enogastronomia. I tartufai con i loro cani campione si sfidano nel cuore della Toscana, in Valdegola, in una terra magica e in un ambiente incontaminato, a partire dal 10 settembre, giorno dell'apertura della raccolta del Tartufo Bianco di San Miniato, per trovare nei boschi le preziose pepite e provare a battere il primato di Arturo Gallerini: dal 1954 il suo record resiste, da quando sulle colline di San Miniato trovò Il tartufo più grande del mondo. Pesava 2520 grammi.

Tartufo bianco

Potrebbe interessarti

Inspiration

Connect with Firenze Made in Tuscany