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Manifattura Tabacchi, dettaglio di una finestra (ph. Alessandro Fibbi)

text Teresa Favi
photo Ottavia Poli
photo cover Alessandro Fibbi

11 Settembre 2020

Scene contemporanee

Guida alternativa alla scoperta di una Firenze che non si è fermata al Rinascimento

Questa è la stagione perfetta per vivere Firenze, visitarla, passeggiare per le sue strade, amarla, ascoltare musica, comprare, bere, muoversi tra le gallerie d’arte, i bei palazzi e le trattorie. Ne scopriamo il volto più contemporaneo attraverso il punto di vista di tre giovani fiorentini: Monica Sarti, terza generazione di una storica famiglia del tessile italiano che una ventina di anni ha rilanciato l’azienda Faliero Sarti con una produzione di sciarpe e foulard, ora anche di mascherine chic, venduta in tutto il mondo oltre che a Firenze in via della Spada, Duccio Maria Gambi designer famoso per i suoi pezzi unici realizzati in cemento che da qualche anno ha trasferito lo studio alla Manifattura Tabacchi, e Daniele Cavalli (il più giovane dei tre figli dello stilista Roberto Cavalli) un trentenne appassionato di arte, cibo, musica e fotografia che ha creato nel cuore dell’Oltrarno l’Atelier de’ Nerli un ristorante, galleria d’arte e atelier.

Monica Sarti, membro di terza generazione di una nota famiglia di produttori tessiliDuccio Maria Gambi, designer noto per le sue creazioni uniche nel loro genere in cemento (ph. Giovanni Savi)Daniele Cavalli, trentenne appassionato di arte, cibo, musica e fotografia

Tutti e tre concordano sul fatto che uno dei luoghi più interessanti del momento è la Manifattura Tabacchi, ex-fabbrica di sigarette alle porte della città riconvertita in uno spazio dove l’arte, la musica, l’artigianato si fondono dando vita a una hub aperta anche al pubblico che “si sta imponendo - spiega Duccio Maria Gambi - come luogo di produzione, d’incontro e pratiche variegate”. “Alla Manifattura ha aperto da poco anche la terza location del Polimoda - aggiunge Monica Sarti - puoi trovarci proposte di giovani stilisti e respiri sempre energia in costante movimento”. Qui hanno base Super Duper e Mani del Sud per la moda e lo stile, Mono e Canificio con la loro selezione di alto livello di design storico e da collezione.  

Mani del Sud alla Manifattura TabacchiNumero 20, residenza per artisti e designerManifattura Tabacchi (ph. Giovanni Savi)

“Un’altra realtà da tenere d’occhio - continua Duccio - è Numero 20, un palazzo rinascimentale in via de’ Pandolfini che ospita residenze di artisti e designer per dare vita a collezioni e eventi unici. E’ un luogo che genera sinergie e connessioni internazionali grazie all’energia vibrante del suo fondatore Martino di Napoli Rampolla. Senza dimenticare Villa Romana, in campagna sulla via Senese, centro di produzione artistica diretto da Angelika Stepken, con eventi regolari che coinvolgono il pubblico, un punto di riferimento per l’approccio informale alla trasmissione dell’arte e per lo spirito non elitario ma ampio e profondo della proposta culturale”. “Ammiro molto il lavoro che il direttore Arturo Galansino sta portando avanti alla Fondazione Palazzo Strozzi - aggiunge Daniele -, ha coraggio e sa osare”. “Il Museo Novecento ha una curatela che spazia fino a proposte contemporanee molto interessanti.

Il progetto di installazione per il cortile di Palazzo Strozzi da Tomàs Saraceno visibile fino al 1° novembreMuseo Novecento, Piazza Santa Maria Novella

Tra le gallerie private - segnala Duccio - penso a quella di Simone Begani in via dei Serragli e Cartavetra in via Maggio, specializzata in illustrazioni e arti grafiche”. Anche per Monica l’arte si respira in via de’ Tornabuoni all’ombra di Palazzo Strozzi “dove si incontrano due realtà molto speciali: la collezione privata di Roberto Casamonti aperta al pubblico a Palazzo Bartolini Salimbeni (capolavori dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri) e la galleria Tornabuoni Arte”. 

Quartiere IsolottoQuartiere Isolotto

“E poi il Cinema Odeon - aggiunge Duccio - coi suoi bellissimi festival, e i Cantieri Goldonetta, un tempio della danza contemporanea nato nell’Oltrarno nel 2003 dall’idea di Virgilio Sieni, uno dei più importanti coreografi italiani. Uscendo dal centro storico, una parte di Firenze che secondo me incarna lo spirito del momento e che credo nei prossimi anni potrà diventare interessante è il quartiere periferico dell’Isolotto dove l’intervento urbanistico degli anni  ’50 ha prodotto un sistema dell’abitare e un quartiere che ha grosse potenzialità e dove lo stesso Virgilio Sieni sta agendo da un po’ di tempo con interventi artistici che riannodano la relazione tra luoghi, arte e persone”. 

Quartiere IsolottoQuartiere Isolotto

Per Monica gustare Firenze significa soprattutto concedersi del tempo per stare nella Rive Gauche di Firenze: “Adoro il quartiere di Santo Spirito, è ricco di arte e di artigiani, si respirano atmosfere del passato. La mattina c’è il mercato dove trovo piatti, bicchieri, lenzuola meravigliose. Mi piace il gusto impeccabile di Flair negozio sull’Arno dedicato all’arredamento e al décor, e la selezione abiti e accessori di Momo Vintage in via dei Serragli. Per l’arredamento consiglio di andare anche da Spazio Monica Lupi in via Luna, nel quartiere Santa Croce (altra mia passione), uno spazio-studio-casa-cucina eclettico, femminile, di gran gusto come la proprietaria”. Anche Daniele Cavalli tifa per l’Oltrarno: “La vera avanguardia a Firenze è quella delle maestranze artigiane che ci contraddistinguono nel mondo. Per capirlo basta una passeggiata da via Santo Spirito a Borgo San Frediano dove si trovano realtà uniche come Castorina, L’Ippogrifo, lo Studio Puck, il Paralume, la Galleria Romanelli, l’Antico Setificio Fiorentino, Casa Wolf, la Moleria Locchi. Luoghi di pura magia, uno diverso dall’altro”. Con Daniele Cavalli, che ha da poco fondato anche uno studio di registrazione e produzione (Heavy Soul Darling) tra le colline fiorentine, è facile finire per parlare di musica: “Tra i locali di musica live consiglio il NOF in borgo San Frediano che ha sempre dimostrato una grande attenzione alla ricerca. Ma nel futuro prossimo il visionario Leandro Bisenzi, già famoso per il Tenax e il Circo Nero, regalerà a Firenze un nuovo locale dalle atmosfere ammalianti, a partire dal nome, OSA”. Monica Sarti in tema di musica dal vivo ci riporta nell’Oltrarno, al Volume in piazza Santo Spirito, e segnala le atmosfere piacevoli degli aperitivi e delle cene alle Serre Torrigiani, all’interno di uno dei giardini più belli di Firenze, inaugurato quest’estate e aperto fino al 31 ottobre.

Serre TorrigianiAperitivo a Palazzo GuadagniSanta Rosa Bistrot

E dulcis in fundo gli indirizzi del gusto… Duccio ci porta nei suoi preferiti: “Cibreino in Sant’Amborgio, Santarosa Bistrot in San Frediano, Bulli e Balene alla Manifattura, Libreria Brac, Cantinetta Antinori, l’aperitivo con vista sui tetti dell’Oltrarno a Palazzo Guadagni e la proposta originale di Cucina Privata dove si può prenotare l’unica sala, per 14 persone, collegata alla cucina a vista dove cucina uno chef diverso a seconda del tipo di cucina che si sceglie per la serata”. Monica gli fa eco: “Il Santo Bevitore (con fermata al Santino per l’aperitivo) in Santo Spirito, il Dragonfly Bar in piazza Salvemini, Atelier de’ Nerli nella piazzetta omonima, Trattoria Gargani in via del Moro prenotando un tavolo nella corte all’aperto se il tempo lo consente, e la cucina de Le tre panche sulla terrazza dell’Hotel Hermitage in vicolo Marzio. 




Places

In questo articolo abbiamo parlato di Villa Romana, Palazzo Strozzi, Museo del Novecento, Cinema Odeon, Cango – Cantieri Culturali Goldonetta, Flair, Castorina, Il Paralume, Studio Galleria Romanelli, Antico Setificio Fiorentino, Moleria Locchi, Volume, Il Santo Bevitore, Il Santino, Atelier de Nerli

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