Il Museo Horne di Firenze
Uno scrigno raffinato di capolavori di pittura e scultura
Uno scrigno raffinato di capolavori di pittura e scultura (da Giotto a Simone Martini, a Masaccio, a Filippino Lippi, a Domenico Beccafumi e al Giambologna) ma soprattutto una casa, arredata con pezzi pregiati dal Duecento al Seicento.
Il Museo Horne si presenta come lo disegnò il collezionista inglese: uno spazio in cui rivivere il passato e scoprire usi, costumi e arte della città tra Quattro e Cinquecento, nel cuore di Firenze - luogo simbolo della cultura e dell’arte del Rinascimento - nel palazzo Corsi in via de’ Benci. Una cornice che l’architetto e storico dell’arte inglese Herbert Percy Horne volle adeguata alla propria collezione di dipinti, disegni, arredi, sculture, anche per ricreare gli ambienti e l’atmosfera di una dimora rinascimentale.
Horne nacque a Londra nel 1864 e morì a Firenze nel 1916. Figura eclettica nella Londra Vittoriana della seconda metà del XIX secolo, architetto, designer, studioso d’arte, di musica e di letteratura, oltre che collezionista. Venne in Italia una prima volta nel 1889, poi nel 1894 approdò a Firenze, quando fu incaricato dagli editori Bell di Londra di scrivere un libro su Sandro Botticelli per la collana Grandi Maestri.
Nel 1896 si stabilì definitivamente a Firenze anche se non abbandonò i suoi contatti con l’Inghilterra. Presto lasciò l’attività progettuale per dedicarsi a quella di critico e i suoi studi sull’arte rinascimentale lo portarono a identificarsi con un uomo di quel tempo, sino a riviverne idealmente le emozioni circondandosi di opere d’arte.
Nel 1911 acquistò Palazzo Corsi e alla sua morte, nel 1916, Horne lasciò la propria raccolta (ricca di oltre seimila opere) allo Stato italiano dando vita a una fondazione a beneficio degli studi.
Via de’ Benci 6,
Orari di apertura:
Dal Lunedi alla Domenica, 10.00-14.00.
Chiuso: Mercoledì e festivi.
museohorne.it