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Teresa Favi ph. Lorenzo Cotrozzi

6 Ottobre 2016

L’Inferno a Firenze

La città protagonista delle riprese del film “Inferno” di Ron Howard

Un’ombra precipita dal Campanile della Badia Fiorentina mentre si levano dal mercato di piazza San Firenze le prime voci degli ambulanti. Nello stesso momento il professore di Harvard, Robert Langdon, si sveglia in una stanza d'ospedale, stordito, ferito alla testa, gli abiti insanguinati su una sedia, senza capire dove si stia trovando.

Unico indizio il profilo massiccio di Palazzo Vecchio che gli si para oltre la finestra. “Sono a Firenze?” si chiede…
Ebbene sì questa volta la penna che lo ha messo al mondo – l’americano Dan Brown già autore dei due successi planetari Angeli e Demoni e il Codice da Vinci - ha deciso di lasciare la Svizzera, Parigi e Città del Vaticano per far man bassa di tutto l'arsenale artistico che Firenze schiera, dall'età di Dante fino al declino dei Medici per il suo ultimo thriller Inferno uscito a maggio e già in vetta alle classifiche mondiali.

Qualcuno vuole far fuori il professore che, abbandonato l’Harris Tweed per un completo di Brioni, lo vediamo correre tra i dedali di Firenze, gettarsi nelle meraviglie segrete del Rinascimento, con a fianco una nuova partner d’avventure, la dottoressa Sienna Brooks.

Motore della intricata vicenda un mistero legato a Dante e alla sua Divina Commedia: il ritrovamento di uno strano proiettore che contiene una versione alterata della Mappa dell’inferno di Botticelli e un criptico messaggio da decifrare.

Questo dà il via all’infernale tour fiorentino di Langdon che muove i primi passi in Oltrarno, percorre Viale Machiavelli sfiorando piazzale Michelangelo e arriva a Porta Romana, l’arcaica porta in pietra del 1326 antico accesso a sud della città.

Landgon e Brooks stanno puntando verso Palazzo Vecchio dove potrebbe trovarsi un importante indizio, ma la porta è asserragliata da un posto di blocco in attesa di acciuffare i due fuggitivi che, costretti a cercare un’alternativa, riescono a infiltrarsi nell’Istituto d’Arte e da lì a scavalcare furtivamente nell’adiacente giardino Boboli.

Nello spettacolare giardino che si estende a perdita d’occhio da Palazzo Pitti a Forte Belvedere, Robert e Sienna appaiono e scompaiono tra le bellezze che li fagocitano (l’Isolotto, il Viottolone, la Cerchiata, la Fontana della Forchetta, la statua del Nano Morgante). Un drone li sorprende e a loro non resta che nascondersi nel luogo più misterioso e bizzarro del giardino granducale, la Grotta del Buontalenti capolavoro del maniersimo (che ha ispirato i più grandi giardini delle corti d’Europa per secoli). 

L’antro non dà via di scampo, ma una porta di servizio che i due riescono temerariamente ad aprire, li introduce dentro Palazzo Pitti. Il gioco è fatto quando riescono a penetrare nel blindatissimo Corridoio Vasariano, passaggio segreto sopraelevato voluto da Cosimo I nel 1565 che collega Palazzo Pitti con Palazzo Vecchio per la Galleria degli Uffizi, passando sopra Ponte Vecchio e sfiorando la Chiesa di Santa Felicita.

E mentre il racconto scorre sulla magnificenza della Loggia dei Lanzi, sarà proprio il Salone dei Cinquecento a svelare una delle chiavi del segreto, grazie a una enigmatica scritta che campeggia nell’affresco della Battaglia di Marciano dipinto da Giorgio Vasari (forse coprendo l’affresco della Battaglia Anghiari di Leonardo da Vinci): cerca trova.

La storia si complica, salta fuori una maschera funeraria di Dante rubata, i due sono costretti ancora alla fuga, questa volta attraverso il sottotetto che corre sopra il Salone dei Cinquecento. Tutto è ancora avvolto nel mistero ma la storia imbocca una svolta decisiva grazie a una telefonata che condurrà Langdon e Brooks prima alla Casa di Dante (in realtà un falso perché costruita ex novo nel 1911 là dove un tempo sorgevano le case degli Alighieri), poi nella Chiesa di Dante (Santa Margherita dei Cerchi dove secondo la leggenda Dante avrebbe incontrato per la prima volta Beatrice) e poi in Piazza Duomo e precisamente nel Battistero di San Giovanni (dove venne battezzato Dante nel 1266) e dove qualcuno ha lasciato aperte per Langdon Le Porte del Paradiso…

Grande appuntamento sabato 8 ottobre all'Opera di Firenze per l'assoluta premiere mondiale del film al cospetto del cast completo. Leggi qui per saperne di più!

Ma per vedere Firenze sul grande schermo dovremo aspettare il 14 ottobre 2016, data di uscita nelle sale italiane del film, distribuito dalla Warner Bros Entertainment. 

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