La Toscana torna ad essere zona arancione
Da domenica 6 dicembre si allentano le misure anticovid
È ufficiale, il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha confermato che domenica 6 dicembre la Toscana tornerà in zona arancione. Preannunciando che, se i dati continueranno ad avere questo trend positivo, già dalla settimana successiva, quindi già dall'11 dicembre, potremmo addirittura tornare in zona gialla e festeggiare il Natale con un pranzo nel nostro ristorante preferito.
Ma vediamo cosa cambia con il passaggio dalla zona rossa alla zona arancione:
Non avremo più bisogno del modulo di autocertificazione per gli spostamenti nel proprio Comune, ma solo per spostamenti fuori da comune e dalla regione.
Riaprono tutti i negozi, compresi i centri estetici e le botteghe artigiane. Notizia preziosa alla vigilia di una delle feste più amate.
Riaprono i centri sportivi (non le palestre e le piscine).
Tornano a fare didattica in presenza anche le prime e le seconde medie.
Restano in vigore le seguenti norme:
bar, ristoranti e pasticcerie rimangono chiusi h24, ad esclusione di catering e mense. Concesso il servizio di asporto (soltanto fino alle 22 e con divieto di consumare in loco o nelle vicinanze) e di consegna a domicilio;
limitazione della circolazione delle persone dalle 22 alle 5 (prevista una possibile proroga di orario per la sera di Natale), intervallo orario entro il quale sarà necessario comprovare lo spostamento, per ragioni di lavoro, necessità o salute, attraverso un’autocertificazione;
chiusura di mostre e musei;
chiusura di teatri e cinema;
didattica a distanza al 100% per le scuole secondarie, ad eccezione delle attività di laboratorio da svolgere in presenza;
attività in presenza per le scuole dell’infanzia (asili), primarie e secondarie di primo grado (medie), dove tuttavia permane l’utilizzo obbligatorio delle mascherine, ad eccezione dei bambini al di sotto dei 6 anni di età;
chiusura dei centri commerciali nelle giornate sia festive che prefestive;
chiusura palestre, piscine;
riempimento limitato al 50 per cento della capienza su mezzi pubblici del trasporto locale e ferroviario regionale;
sospensione dello svolgimento delle prove preselettive e scritte dei concorsi (pubblici e privati, comprese procedure di abilitazione all’esercizio delle professioni) a esclusione delle ipotesi in cui la valutazione dei candidati debba essere effettuata, in modo esclusivo, su basi curriculari ovvero in modalità telematica;
chiusura dei corner giochi e scommesse presso bar e tabaccherie;
consentiti soltanto gli eventi e le competizioni riconosciuti di interesse nazionale con provvedimento del CONI e del CIP, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico;
confermata la raccomandazione, già contenuta nei precedenti provvedimenti, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, se non per esigenze lavorative, di studio o per motivi di salute.