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Palazzo Strozzi, Marinella Senatore

text francesca Lombardi

11 Novembre 2020

Le nuove mostre di Palazzo Strozzi per il 2021

La visual artist Marinella Senatore, l'arte moderna americana e Jeff Koons

La cultura non si ferma, anzi. Palazzo Strozzi ha confermato tutte le mostre che nella sua intervista il direttore Arturo Galansino ci aveva preannunciato la scorsa primavera.

Marinella Senatore

Si parte con Marinella Senatore: dal 3 dicembre al 7 febbraio Palazzo Strozzi We Rise by Lifting Others(Ci eleviamo sollevando gli altri), nuovo progetto dell’artista italiana,  invitata a proporre una nuova riflessione sull’idea di comunità, vicinanza e relazione in un’epoca fortemente provata in questo senso. Il progetto è costituito da una grande installazione per il cortile, ispirata alle luminarie della tradizione popolare dell’Italia meridionale, e un programma di workshop partecipativi, incentrati sull’idea di attivazione sociale e di costruzione di comunità attraverso la pratica performativa. Tra le artiste italiane più note a livello internazionale, Marinella Senatore porta avanti un’arte che incrocia discipline diverse, arti visive, danza e teatro. Le sue opere sono state esposte in diverse sedi, in Italia e in tutto il mondo, come il Centre Pompidou di Parigi e il museo MAXXI di Roma, e ha partecipato a molte importanti biennali internazionali.

Sherrie Levine, Fountain (after Marcel Duchamp: AR), 1991 Minneapolis, Collection Walker Art Center

In primavera (6 marzo al 25 luglio)sarà la volta di American Art 1961-2001, una grande mostra che per la prima volta racconta l’arte moderna negli Stati Uniti tra due momenti storici decisivi, l’inizio della Guerra del Vietnam e l’attacco dell’11 settembre 2001, attraverso una straordinaria selezione di opere di celebri artisti come Jasper Johns, Donald Judd, Barbara Kruger, Robert Mapplethorpe, Kerry James Marshall, Bruce Nauman, Cindy Sherman, Robert Rauschenberg, Kara Walker e Andy Warhol. A cura di Vincenzo de Bellis (Curator and Associate Director of Programs, Visual Arts, Walker Art Center) e Arturo Galansino, l’esposizione- che vede Palazzo Strozzi come sede unica - celebra la grande arte americana in quarant’anni di storia dagli anni Sessanta agli anni Duemila attraverso più di 80 opere di 55 artisti americani in prestito dal Walker Art Center di Minneapolis, uno dei più importanti musei di arte contemporanea del mondo.

Jeff Koons, Rabbit, 1986 Collection Museum of Contemporary Art Chicago Photo by Nathan Keay, © MCA Chicago, © Jeff Koons

Grande attesa per Jeff Koons - già ospite a Firenze con una grande personale nel 2016 - protagonista a Palazzo Strozzi di una nuova grande mostra, la sua più importante esposizione mai realizzata in Italia, in programma per l’autunno 2021. Sviluppata in rapporto diretto con l’artista, a cura di Arturo Galansino e Joachim Pissarro, la mostra accoglie a Firenze alcune tra le opere più celebri di questo grande maestro contemporaneo che dalla fine degli anni Settanta a oggi si è imposto come una delle figure più importanti dell’arte globale. Koons trova nell’idea di “lucentezza” (shine) una delle principali caratteristiche della sua arte: questo concetto va oltre una mera idea di decorazione o abbellimento, diviene la materia stessa dell’arte di Koons, unendo insieme esteriorità ed essenza. Attraverso un’ampia selezione tra i più celebri dipinti e sculture della sua carriera, la mostra indaga il concetto di shine tra splendore e bagliore, preziosità e banalità, essere e apparire.

Places

In questo articolo abbiamo parlato di Palazzo Strozzi

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