Aspettando il David di Donatello
In occasione della 65ᵃ edizione dei “Premi David di Donatello”, in onda su Rai Uno venerdì 8 maggio, i Musei del Bargello dedicano una serie di approfondimenti all’originale della statua rinascimentale in bronzo
In occasione della 65ᵃ edizione dei “Premi David di Donatello”, in onda su Rai Uno venerdì 8 maggio, i Musei del Bargello dedicano una serie di approfondimenti all’originale della statua rinascimentale in bronzo da cui ha preso nome e forma il premio cinematografico.
Aspettando l’evento televisivo in cui le eccellenze del cinema italiano verranno premiate con la celebre statuetta aurea che si richiama all’Oscar americano nelle dimensioni, ma al capolavoro di Donatello nella forma e nella denominazione, i Musei del Bargello offriranno al proprio pubblico una serie di approfondimenti tematici dedicati al David. E, non potendo ancora aprire le porte d’ingresso del Museo Nazionale del Bargello, porteranno virtualmente il David “originale” nelle case degli italiani attraverso i propri canali digitali.
Sul sito ufficiale www.bargellomusei.beniculturali.it verranno pubblicate news, approfondimenti e album fotografici attraverso i quali conoscere meglio la storia e l’iconografia del David. Il canale Instagram @bargellomuseums, invece, racconterà il David, esplorando le tante ragioni che hanno reso quest’opera una star dell’arte.
Dal profilo Instagram dei Musei del Bargello, è già partita una call fotografica in cui tutti gli Igers sono invitati a postare e condividere le foto del David di Donatello provenienti dai propri archivi fotografici e che poi, nella giornata di venerdì 8, verranno ripubblicate e condivise nelle storie del @bargellomuseums. Un modo per vedere il David di Donatello attraverso gli occhi dei visitatori e degli appassionati e condividere insieme le immagini di un’icona che appartiene un po’ a tutti noi.
Prototipo di bellezza, emblema di eroismo, simbolo di potere ma anche di libertà: il David di Donatello è tutto questo e anche di più. Nella sua lunga storia, iniziata a Firenze all'alba del Rinascimento, approdata al Museo del Bargello, ha proseguito il suo viaggio virtuale guadagnandosi una fama mondiale – non capolavoro tra tanti, ma monumento all'ingegno umano, alle sue potenzialità e alla sua grandezza.