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Dante Alighieri - Ph Massimo Sestini
29 Ottobre 2020

Dante e Firenze nelle foto di Massimo Sestini

Alla vigilia dell'anniversario di Dante, Firenze inizia le celebrazioni con gli scatti di Massimo Sestini

Fino a domenica 6 gennaio Dante 700 - Un ritratto di Dante e i luoghi del Poeta nelle fotografie di Massimo Sestini arriva a Firenze,  nell'ex refettorio del complesso monumentale di Santa Maria Novella. 23 scatti speciali alla ricerca dell'eredità che l'autore della Divina Commedia ci ha lasciato: le sue parole, il mondo lirico, politico ed emozionale, perfino il suo profilo inequivocabile nella interpretazione di Sestini. La mostra, curata da Sergio Risaliti, è stata presentata al Quirinale a ottobre e dopo la tappa fiorentina, sarà ospitata nelle principali capitali straniere, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e con gli Istituti italiani di Cultura.

Firenze, piazza Santa Croce, statua di Dante / foto Massimo Sestini

Per Firenze, la mostra fotografica si arricchisce di tre immagini speciali, che restituiscono la dimensione del rapporto tra Dante e la città. C'è la foto che ritrae la guida turistica Riccardo Starnotti durante uno dei suoi scenografici tour alla scoperta dei luoghi danteschi: vestiti i panni di Dante, declama la Divina Commedia dal Piazzale Michelangelo. C'è Dario Cecchini, il macellaio di Panzano in Chianti, con una versione “carnivora” del poema dantesco. E infine, c'è la foto in cui la statua di Dante di Piazza Santa Croce si specchia in una pozza d'acqua: una visione simbolica ed evocativa, che avvicina e riporta tra noi il Poeta.  

Riccardo Starnotti durante uno dei suoi scenografici tour alla scoperta dei luoghi danteschi - ph. Massimo Sestini

I 23 scatti sono accompagnati da un capolavoro del Rinascimento: un portale ligneo, proveniente dal Museo di Palazzo Vecchio, realizzato nel 1480 da Giuliano da Maiano e Francesco di Giovanni detto il Francione, su disegno di Sandro Botticelli. Gli intarsi ritraggono Dante a figura intera. Si tratta di un'opera preziosa, sia per il suo valore artistico sia per l'interpretazione della figura del Poeta che viene proposta.

"Ho voluto creare un reportage che raccontasse la presenza del Poeta ai giorni nostri - ci racconta Massimo Sestini - Ho ritratto verità e contraffazione, illazioni e supposizioni, tutto quello che in pratica concorre a creare e tener vivo il suo mito a Firenze – la mia città - e poi nei luoghi dove vagò, esule e combattivo" 

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