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Carlo Zoli (ph. Camilla Valli)

text Francesca Lombardi
photo Camilla Valli

4 Marzo 2024

La mostra di Carlo Zoli a Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati

Dal 7 marzo al 13 aprile è visibile l'intensa retrospettiva dal titolo L'infinito Volgere del Tempo

Trentacinque terrecotte policrome, pezzi unici e insostituibili, che ripercorrono una poetica ispirata al mito e ne documentano l'evoluzione dagli anni Novanta a oggi, seguendo un tema di fondo del tutto inedito. L'opera del maestro Carlo Zoli, dopo il grande successo della Biennale di Firenze, trova casa a Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati fino al 13 aprile, per un'intensa retrospettiva dal titolo L'infinito Volgere del Tempo, a cura di Greta Zuccali.

Conosco i segni dell’antica fiamma, 2021 (ph. Camilla Valli)

Una mostra che mette in luce il lato più contemporaneo dell'estetica di Zoli: una costante ricerca dell'umano, come avviene in tutte le espressioni creative del nostro tempo, dalla moda al design alla musica. L'artista, che si è aggiudicato il primo posto nella categoria Ceramica alla XIV Biennale di Firenze, ribadisce a Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati la sua potente creatività, che di volta in volta suscita meraviglia, contemplazione e infine preghiera. Nel mondo di Zoli l'argilla diventa materia viva e si trasforma in mille figure, a volte enigmatiche e fantastiche, altre volte ancorate al mito classico, alla letteratura cavalleresca o alla tradizione cristiana, immaginando un mondo parallelo a quello reale. Un mondo in cui la tradizione della sua famiglia incontra le visioni e la sensibilità di Zoli stesso.

Re Porsenna, 2023 (ph. Camilla Valli)

Il bisnonno Carlo era ceramista a Borgo Durbecco a Faenza, dove il nonno Paolo ha poi fondato il laboratorio di maioliche artistiche La Faience. Tale storia dà vita alle sue opere che si possono contemplare in un suggestivo percorso, che parte dallo scalone d'onore e prosegue nelle magnifiche sale del palazzo monumentale che si affaccia su Piazza del Duomo. Accanto alle eteree e armoniose creature della serie Quiete e ai viscerali e bellicosi soggetti della serie Tempesta, le due facce di quella medaglia, tanto preziosa quanto effimera, che chiamiamo esistenza, a cui Zoli si dedica ormai da trent'anni, troviamo anche opere recenti e collezioni inedite, come quella che dà il titolo alla mostra e che costituisce il cardine attorno a cui ruota l'intero percorso espositivo, come una magica danza di una fiaba antica.

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