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Walter Albini. Il talento, lo stilista. Museo del Tessuto di Prato (Courtesy: Fondazione Museo del Tessuto di Prato. Photo Credit: Andrea Gargalli)
29 Marzo 2024

Le mostre più belle da non perdere in Toscana

Tutte le esposizioni da segnare in agenda

Tutte le mostre più importanti delle principali città toscane:

FIRENZE

Qui un approfondimento su tutte le mostre da non perdere in città.

Palazzo Strozzi ospita una grande mostra ideata e realizzata insieme a uno dei più importanti artisti tra XX e XXI secolo, Anselm Kiefer. L’esposizione permette di entrare in contatto diretto con il maestro tedesco attraverso un percorso tra lavori storici e nuove produzioni, tra cui una nuova grande opera creata in dialogo con il cortile rinascimentale. Un viaggio attraverso allegorie, figure e forme che riflettono sull’identità, la poesia, le vicende storiche e i diversi pensieri filosofici.

“Anselm Kiefer. Angeli caduti”, Palazzo Strozzi. Photo Ela Bialkowska, OKNO Studio Ⓒ Anselm Kiefer.

Il Museo Novecento celebra i dieci anni dalla propria inaugurazione, avvenuta nel 2014, ospitando Ritorni. Da Modigliani a Morandi, una grande mostra dedicata alla storia di una delle sue raccolte più pregiate: la Collezione Alberto Della Ragione. Riunite per la prima volta una quindicina di opere di grandi maestri del novecento italiano. Assieme al mitico Autoritratto di Modì, saranno esposte la Natura morta metafisica di Morandi, la Camera Incantata di Carrà e la grande Crocifissione di Guttuso, tutti prestiti di inestimabile valore storico artistico giunti dai grandi musei italiani e stranieri.

Autoritratto di Modì

  • JANNIS KOUNELLIS AL MUSEO NOVECENTO (fino al 9 giugno)

L’arte di Jannis Kounellis torna a Firenze con la mostra La stanza vede. Disegni 1973-1990. Oltre cento opere su carta, per lo più eseguite a china, matita, carboncino tra gli anni Settanta e Ottanta, ed esposte integralmente per la prima volta nel 1990, in una mostra curata da Rudi Fuchs dal titolo La Stanza Vede al Gemeentemuseum Den Haag dell’Aia. Quella esposizione fu l’occasione per verificare un diverso aspetto della poetica dell’artista, conosciuto come uno dei protagonisti dell’Arte Povera, e della sua indubbia qualità di grande maestro del disegno, secondo le inclinazioni più ricorrenti degli artisti moderni dal Quattrocento in poi.

JANNIS KOUNELLIS AL MUSEO NOVECENTO

LUCCA

  • ANTONIO CANOVA E IL NEOCLASSICISMO ALLA CAVALLERIZZA (fino al 29 settembre)

Un percorso suggestivo, tra pittura e scultura, che partirà da Antonio Canova, icona universale del nuovo classicismo, e dai più celebri esponenti internazionali come Francisco Goya e Francesco Hayez, fino ai maestri lucchesi e toscani della medesima corrente, tra cui Pompeo Batoni, Bernardino Nocchi, Stefano Tofanelli e Lorenzo Bartolini, solo per citarne alcuni. La mostra va a coniugare la maestria di Antonio Canova, tra i più celebri artisti a livello mondiale, con il recupero, la promozione e la valorizzazione di parte del patrimonio artistico lucchese e toscano.

Antonio Canova e il Neoclassicismo a Lucca

PISA

  •  LE AVANGUARDIE. CAPOLAVORI DAL PHILADELPHIA MUSEUM OF ART A PALAZZO BLU (fino al 07 Aprile)

Sono i capolavori delle Avanguardie del ‘900 i protagonisti della mostra d’autunno di Palazzo Blu una straordinaria sequenza di dipinti e sculture provenienti dalle raccolte del Philadelphia Museum of Art. La mostra, a cura di Matthew Affron, è un’occasione unica per ammirare alcuni punti di riferimento assoluti dell’arte europea dei primi decenni del ‘900; nelle sale di Palazzo Blu troviamo opere di Chagall, Dalí, Duchamp, Kandinsky, Mirò e Picasso. A cui si aggiungono opere di Matisse, Mondrian, Klee, Ernst e Gris, e tanti altri artisti che non sono mai stati esposti a Palazzo Blu.

Vasily Kandinsky - Cerchi in un cerchio, 1923

PRATO

La Fondazione celebra lo stilista Walter Albini con una grande mostra curata da Daniela Degl’Innocenti ed Enrica Morini. Walter Albini. Il talento, lo stilista è il risultato di un intenso lavoro di studio e ricerca condotto dal Museo sull’intera vicenda professionale di Albini, assoluto protagonista della moda italiana tra la fine degli anni Sessanta e i primi Ottanta del Novecento. L’attività di ricerca che sta alla base del progetto espositivo e del catalogo che lo accompagna nasce in seguito a una cospicua donazione che il Museo ha ricevuto a più riprese tra il 2014 e il 2016: un ricco fondo di bijou, bozzetti, disegni, fotografie, documenti, libri, appartenuti proprio a Walter Albini, che documentano la grande capacità creativa e progettuale di questo straordinario creatore di moda, dal periodo giovanile (1959) fino alla sua scomparsa (1983).

Walter Albini. Il talento, lo stilista. Museo del Tessuto di Prato (Courtesy: Fondazione Museo del Tessuto di Prato. Photo Credit: Andrea Gargalli)


  • ECCENTRICA. LE COLLEZIONI DEL CENTRO PECCI (fino al 31 Dicembre)

Fino al 31 dicembre 2024 al Centro Pecci diventa permanente, con un allestimento pensato dal celebre duo di designer Formafantasma, Eccentrica, una collezione che raccoglie le opere più importanti del museo di artisti come Liliana Moro, Sylvie Fleury, Lucia Marcucci, Chiara Fumai, Lucio Fontana, Anish Kapoor, Jannis Kounellis, Julian Schnabel, Massimo Bartolini, Francesco Torrini e Superstudio. L’allestimento si ispira al tessuto, parte importante del Dna pratese, e si muove secondo criteri di sostenibilità e accessibilità. A celebrare questo nuovo inizio, Volevo vedermi negli occhi, prima mostra personale in un’istituzione pubblica italiana della fotografa Lina Pallotta (visibile fino al primo ottobre), che qui presenta una selezione delle sue fotografie scattate a Porpora Marcasciano, attivista trans, a partire dagli anni Novanta.

Anish Kapoor "Here and There", 1987

SIENA

Qui anche il nostro itinerario su cosa fare e dove mangiare a Siena!

  • JUAN ARAUJO E SERSE ALLA GALLERIA CONTINUA DI SAN GIMIGNANO (fino al 31 marzo)

Ultimi giorni per visitare la mostra personale dell’artista cubana Susana Pilar Empatía, con cui esprime la sua volontà di identificarsi con gli altri e di permettere a ciascuno di condividere con reciprocità i propri sentimenti. E anche Jam Proximus Ardet, La Dernière Vidéo di Adel Abdessemed, in cui ’elemento primario è un’entità potente ma fugace come l’esistenza.

SUSANA PILAR, Empatia

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