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Palazzo dei Vescovi, Daniel Buren

photo cover: Oniwakamaru sottomette una carpa gigante, Surimono Totoya Hokkei ©Museo d'Arte Orientale Edoardo Chiossone Genova

13 Maggio 2025

Le mostre più belle da non perdere in Toscana

Tutte le esposizioni da segnare in agenda

Tra paesaggi mozzafiato e città d’arte, la Toscana accoglie la primavera con un ricco programma di mostre che spaziano dal fumetto d’autore all’arte contemporanea, senza dimenticare le grandi retrospettive dei protagonisti del nostro tempo.

Da Firenze a Siena, passando per Prato e altre perle del territorio, ogni mostra è un’occasione per scoprire storie, visioni e linguaggi che parlano al cuore e alla mente. Scopriamo insieme quelle da non perdere.

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Tracey Emin a Palazzo Strozzi a Firenze

La mostra Tracey Emin. Sex and Solitude, in corso a Palazzo Strozzi fino al 20 luglio, è la più ampia retrospettiva mai realizzata in Italia sull'artista britannica Tracey Emin..​ Oltre 60 opere dell'artista britannica, tra cui pitture, sculture e installazioni, esplorano temi universali come il corpo, il desiderio e la solitudine, creando un dialogo affascinante con l'architettura rinascimentale del palazzo.

Tracey Emin Exorcism of the last painting I ever made (0©photo Ela Bialkowska OKNO studio)

Caravaggio e il Novecento a Villa Bardini a Firenze

Fino al 20 luglio, Villa Bardini accoglie la mostra Caravaggio e il Novecento. Roberto Longhi, Anna Banti, un’affascinante esplorazione del legame tra arte e pensiero critico nel cuore del XX secolo. L’esposizione rende omaggio alla coppia formata da Roberto Longhi, grande storico dell’arte, e Anna Banti, raffinata scrittrice e traduttrice, che insieme diedero vita a un vivace cenacolo culturale, punto di riferimento per artisti e intellettuali italiani e internazionali. In mostra, opere straordinarie come il celebre Ragazzo morso da un ramarro di Caravaggio e gli intensi Apostoli di Jusepe de Ribera, che dialogano con il pensiero e le passioni dei due protagonisti.

Caravaggio a Villa Bardini (ph. Antonio Mulas)

Oliviero Toscani a Pisa

A Palazzo Blu fino al 29 giugno Razza Umana, il grande progetto fotografico firmato da Oliviero Toscani Studio. La mostra, la prima ad aprire in Italia dopo la recente scomparsa del fotografo, rende omaggio a uno dei lavori più iconici della sua carriera. Toscani, insieme ai suoi allievi e collaboratori, ha ritratto migliaia di persone in giro per il mondo, costruendo uno studio fotografico itinerante e dando vita a un immenso archivio visivo con oltre 100.000 volti, di cui 500 circa in mostra a Palazzo Blu.

Razza Umana, Oliviero Toscani Studio

Accanto a questa esposizione, è visitabile anche la mostra fotografica “Dalla guerra alla Liberazione. Pisa 1940–1945”, realizzata in occasione dell’ottantesimo Anniversario della Liberazione di Pisa, avvenuta il 2 settembre 1944. L’allestimento ripercorre attraverso immagini d’epoca uno dei momenti più drammatici e intensi della storia della città nel contesto della Seconda guerra mondiale. La mostra è aperta fino al prossimo 11 maggio.

Daniel Buren a Pistoia

Fino al 27 luglio Palazzo Buontalenti a Pistoia ospita l’attesissima mostra di Daniel Buren, con interventi che coinvolgono anche gli spazi esterni delle sedi museali di Palazzo de’ Rossi e Antico Palazzo dei Vescovi.

daniel Buren

L’esposizione DANIEL BUREN. Fare, Disfare, Rifare. Lavori in situ e situati 1968-2025 indaga come l’artista francese, nato a Boulogne-Billancourt (Parigi) nel 1938, trasformi gli spazi architettonici attraverso l’uso delle forme, dei colori e dei materiali, creando un dialogo tra arte e ambiente. Il percorso, articolato in dodici sale e nella corte interna di Palazzo Buontalenti, propone una selezione di dieci opere pittoriche eseguite tra il 1965 e il 1966, due Cabane del 1985 e del 2000/2019, tre alto-rilievi recenti, oltre a una sala dedicata ai disegni progettuali di interventi realizzati in Toscana e lavori appositamente creati/ricreati per Pistoia.

La mostra a palazzo Buontalenti si concentra, in particolare, sul legame di Daniel Buren con l’Italia e la Toscana, presentando lavori che l’artista ha rivisitato e ricreato in un processo continuo di fare, disfare, rifare. Con questa idea, Buren mette in discussione e rielabora il proprio lavoro, investendo di nuovi significati progetti elaborati in Italia dal 1968 a oggi e invitando lo spettatore a riflettere sulla trasformazione dell’arte nel tempo e nei diversi contesti.

La cifra distintiva dell’arte di Daniel Buren è il motivo a strisce verticali alternate, bianche e colorate, sempre larghe 8,7 centimetri, provenienti dal tessuto industriale utilizzato dal 1965 per i suoi dipinti e ripreso dall’artista dopo il 1967 in opere poste in contesti urbani, in luoghi istituzionali, e non, dell’arte e della cultura. Questo dispositivo visivo di rigorosa semplicità, è divenuto il suo outil visuel (strumento visivo).

In collegamento all’esposizione, nello sdrucciolo della chiesa di San Jacopo in Castellare, sul muro esterno di Palazzo de’ Rossi, si trova l’intervento Dalla terrazza alla strada: livello, che coinvolge lo spettatore in un’esperienza visiva inedita. Rifacendosi alle azioni urbane degli Affichages Sauvages della fine degli anni Sessanta, l’artista adatta il proprio ‘strumento visivo’ al contesto cittadino, con una striscia con bande bianche e nere, disposte in alternanza dinamica, che sembra “slittare” sulla parete, adattandosi con naturalezza alla struttura architettonica.

In piazza del Duomo, all’esterno dell’Antico Palazzo dei Vescovi, Buren ha realizzato La facciata ai venti un’opera che si fonde con l’architettura, creando un dialogo con l’edificio storico. Una sequenza di tessuti a righe bianche e nere alternate e verticali, sospesa alle arcate del loggiato, viene animata da ventilatori producendo un movimento cromatico che richiama i motivi della Cattedrale, del Battistero e dello stesso palazzo.

ITALIAN COWBOYS – An American Eye on the Heart of Maremma alla cantina Caccia al Piano di Bolgheri

Sabato 24 maggio, alle ore 18.00, si inaugura a Bolgheri (LI), negli spazi della cantina Caccia al Piano, la mostra fotografica "ITALIAN COWBOYS – An American Eye on the Heart of Maremma", firmata dall’artista visuale americana Gabrielle Saveri. Un viaggio per immagini che racconta l’anima della Maremma attraverso lo sguardo di chi, venendo dall’Ovest americano, ha riconosciuto in questa terra un’eco profonda della propria cultura di origine. La mostra si configura come una “cavalcata diffusa” tra scatti in grande formato che celebrano il legame tra uomo e cavallo, incarnato dai butteri, i leggendari mandriani maremmani. Saveri, californiana di origine italiana, ha scoperto casualmente questo mondo nel 2015, rimanendone affascinata al punto da farne il fulcro della sua ricerca visiva. Da quel momento ha documentato raduni, transumanze e persino i primi corsi per buttere, restituendo con sensibilità e rigore estetico una tradizione tanto autentica quanto poco conosciuta all’estero. Ad accogliere l’esposizione è la cantina Caccia al Piano, realtà dinamica della “nuova Bolgheri”, che con questa mostra conferma la sua vocazione a coniugare vino, arte e territorio. La mostra è visitabile da lunedì a sabato, dalle 10.00 alle 18.00, integrandosi con il percorso di visita alla cantina lungo la suggestiva Via Bolgherese.

I Leggendari Butteri della Maremma di Gabrielle Saveri

Costruire Comunità al Centro Pecci di Prato

Il Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato presenta per quest'anno un ricco programma culturale intitolato Costruire Comunità, che include nuove mostre, eventi e attività volte a rafforzare il legame tra il museo e il territorio.​ Le tre mostre principali sono "Smisurata. Opere XXL dalla collezione del Centro Pecci" (30 maggio – 8 settembre): una selezione di opere di grande formato provenienti dalla collezione del museo, esposte nello spazio Gamberini, progettato per accogliere installazioni di grandi dimensioni. Light Lights di Davide Stucchi (30 maggio – 2 novembre): la prima personale dell'artista contemporaneo Davide Stucchi, che presenta sculture luminose di grandi dimensioni, trasformando la percezione dello spazio espositivo e coinvolgendo attivamente i visitatori. Mostra collettiva sull'arte e l'AIDS (ottobre): una grande esposizione collettiva che esplora il rapporto tra gli artisti e l'AIDS, affrontando tematiche sociali e culturali legate alla malattia. ​

Davide Stucchi. Light Lights

Hugo Pratt a Siena

La mostra Hugo Pratt. Geografie Immaginarie si tiene a Siena, presso il Palazzo delle Papesse, fino al 19 ottobre. È la più grande retrospettiva mai dedicata in Italia al celebre fumettista veneziano, creatore di Corto Maltese.​ L'esposizione presenta più di 300 opere originali, tra tavole a china, acquerelli, bozzetti e materiali inediti. Il percorso è suddiviso in sette sezioni tematiche, definite porte, che guidano il visitatore alla scoperta dell'universo narrativo di Pratt: dalle avventure di Corto Maltese alle influenze letterarie e cinematografiche, dai riferimenti alla pop art ai paesaggi esotici e ai personaggi femminili che popolano le sue storie. Oltre ai disegni, la mostra include oggetti etnografici come scudi, maschere e lance, provenienti dalle culture che hanno ispirato Pratt.

Hugo Pratt a Siena

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