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Pinocchio, ph. Filippo Manzini

text Saliana Fetahu

6 Dicembre 2021

Pinocchio al Teatro della Pergola

Dal 7 al 12 dicembre 2021 in Sala Grande l’opera di Carlo Collodi diretta da Pier Paolo Pacini

Per chi si ferma alla prima lettura, la favola ha tutti i connotati tipici del lieto fine, ma a chi indaga più a fondo non sfugge una realtà diversa, quella che Pier Paolo Pacini nel suo Pinocchio da Carlo Lorenzini, in scena al Teatro della Pergola da martedì 7 a domenica 12 dicembre (martedì - sabato, ore 20.45; giovedì, ore 18.45; domenica 15.45) con i giovani attori del Corso ‘Orazio Costa’ della Fondazione Teatro della Toscana, mostra tra meraviglia e incubo: la vicenda di Pinocchio non è felice, perché egli viene tradito da chi lo spinge al cambiamento, tradito fino alle estreme conseguenze, perché il burattino Pinocchio alla fine della storia non c’è più. La sua non è una trasformazione, Pinocchio non diventa un bambino, ma la nascita del bambino prevede la scomparsa, la fine, la morte del burattino. 

Pinocchio, ph. Filippo Manzini

Questo è un Pinocchio che affronta il significato apparente del libero e lo ribalta: da storia edificante per bambini a fiaba dark per adulti. 

Pinocchio, ph. Filippo Manzini

La storia che Pacini racconta sfugge quindi a un finale “accomodante”, insistendo con grande forza di sintesi su un ricco ventaglio di stili e di “maniere” stranianti. 

Pinocchio, ph. Filippo Manzini

La grandezza di questo testo è nella capacità di far riflettere su un tema che non è solo quello dell’infanzia, ma che riguarda più in generale l’essere umano: tutti lottiamo come burattini per il nostro posto nel mondo.

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