Advertising

Connect with Firenze Made in Tuscany

Sign up our newsletter

Get more inspiration, tips and exclusive itineraries in Florence

+
Il territorio toscano è estremamente vario.  Una biodiversità che raramente si trova in  altri luoghi del mondo (ph. Michal Bednarek, Iacomino FRiMAGES)

photo cover Michal Bednarek,
Iacomino FRiMAGES

15 Novembre 2022

Un viaggio nel gusto con Vetrina Toscana

Scopriamo insieme le eccellenze di questo straordinario territorio e dove gustarle

Il buon cibo è un’esperienza sensoriale che va oltre i sensi. Avvolge il palato, inebria l’olfatto, fa gioire la vista, con i giochi di consistenza stuzzica l’udito e il tatto e con tutto ciò stimola piacere, benessere e ricordi spesso anche molto antichi. Senza dimenticare l’importanza che la qualità di ciò che mangiamo ha sulla salute e sulla qualità stessa della vita. Siamo ciò che mangiamo, diceva già nell’Ottocento il grande filosofo Ludwig Feuerbach. Poter dunque contare su un territorio dai prodotti straordinari è una ricchezza davvero preziosa. Questo accade in Toscana, le cui eccellenze alimentari sono parte essenziale della sua bellezza, espressione diretta dei paesaggi, della storia, dello stile di vita e della cultura di questa regione. Guida d’eccezione alla scoperta di questo enorme patrimonio è Vetrina Toscana, un progetto originale organizzato dalla Regione e Unioncamere che unisce l’autenticità del territorio alla produzione tradizionale per raccontare, attraverso il portale www.vetrina.toscana.it, tutto il buono della Toscana, una terra dove vivere è un piacere, attenta all’equilibrio tra l’uomo e l’ambiente e aperta alla crescita culturale, a conferma di un ‘eterno rinascimento’ che è diventato un vero e proprio stile di vita.

Il territorio toscano è estremamente vario. Una biodiversità che raramente si trova in altri luoghi del mondo (ph. Michal Bednarek, Iacomino FRiMAGES)

Percorrerla è un viaggio non solo nello spazio, ma anche nel gusto e nella tradizione, con di più di 600 produzioni locali di altissima qualità, con tipicità che spesso cambiano in una manciata di chilometri, in base alla storia del luogo e al suo territorio, che in Toscana è estremamente variegato, andando dal mare alla montagna. Una biodiversità che si trova in pochi altri posti al mondo e che dà vita a un’estrema molteplicità di prodotti, a partire da quelli che più direttamente dipendono dal terroir - fattori come la maggiore o minore esposizione al sole, il terreno più salino che si trova in prossimità del mare, temperature più o meno miti, umidità… - che influenza profondamente la coltivazione e quindi prodotti come l’olio, di cui solo in Toscana esistono più di 100 varietà, tra cui le più famose sono il Leccino, dal sapore delicato, il Frantoio, più amaro e speziato, e il Moraiolo, con note di carciofo e erbe aromatiche, ognuno più adatto o meno ad accompagnare determinati piatti.

Miele, un prodotto tipico della Toscana (ph. ArtemSh)Castagne (ph. Natali Zakharova)

Ci sono poi le castagne, il cui uso in Toscana è un’antica tradizione - bollite (chiamate ballotte) o cotte al fuoco (caldarroste o, in alcuni dialetti, bruciate), senza contare i mille usi della farina - i funghi e i tartufi, tra i frutti più pregiati dell’autunno in particolare di alcune zone come il Mugello, San Miniato e il Chianti. Anche l’allevamento si diversifica per territorio, trovando così diverse razze bovine, anch’esse ognuna con le proprie caratteristiche di gusto e consistenza, come la Chianina, allevata tra Arezzo e Siena e conosciuta da più di duemila anni, la Calvanina, dell’Appennino Tosco-Emiliano, la Maremmana, con le lunghe corna color avorio e punta nera, e quella allevata nel pisano. E ancora, dalla terra all’acqua, con l’ottimo pesce del mare toscano, compreso il cosiddetto ‘pesce dimenticato’, ma assolutamente gustoso, come acciughe, moscardini bianchi, muggini e pesci sciabola.

Pappa al pomodoro (ph. Ursula Ferrara)Pappardelle al ragu (ph. Kiian Oksana)

Prodotti eccezionali, che si possono provare anche nei migliori ristoranti italiani e non solo di Dubai. La stessa varietà si trova di conseguenza anche nei piatti. Dal cacciucco, tipica zuppa di pesce della costa livornese, al castagnaccio, focaccia di farina di castagne con pinoli e uva secca, dalla schiacciata (stiacciata, per dirla alla toscana) con l’uva ai testaroli, focaccine delle zone della Lunigiana e Garfagnana, o ai tortelli di patate del Mugello, che diventano ripieni di carne a Lucca.

Bistecca (ph. HLPhoto)

Vetrina Toscanaracconta tutto questo, i migliori ingredienti e piatti della tradizione, ma anche dove acquistarli e dove mangiarli, trapiù di 1000 ristoratori, 300 botteghe alimentari e 150 produttori, tutti geolocalizzati, dalla costa alle città d’arte, passando per la montagna e le colline, con spazio anche a consigli pratici, tour ed esperienze per una vacanza enogastronomica indimenticabile, all’insegna dei sapori tipici e autentici della regione, della qualità e della sostenibilità.

Un'immagine della nuova campagna digitale di Vetrina Toscana

Sì, perché quello di Vetrina Toscana è un network di persone e aziende che condividono gli stessi principi e obiettivi: promuovere l’identità gastronomica e i prodotti della Toscana con un focus sulle sue mete locali e sulla qualità del cibo e dei prodotti agricoli in linea con un turismo responsabile e sostenibile. Custodi della tradizione senza però voltare le spalle all’innovazione, che s’impegnano nell’utilizzo di materie prime stagionali e prodotti biologici di filiera corta, per supportare l’economia circolare, combattere lo spreco alimentare e andare verso il plastic free. Un approccio moderno con radici antiche, per una delle più grandi reti agroalimentari in Italia fatta non solo di ristoranti, enoteche e produttori ma anche di operatori agrituristici, organizzatori di degustazioni di vini, cantine, birrerie, frantoi, stabilimenti balneari, agenzie di viaggio e hotel.

Potrebbe interessarti

Inspiration

Connect with Firenze Made in Tuscany