G20 Agricoltura a Firenze, un'installazione verde colora Piazza Duomo
Fino al 20 settembre un percorso green contro il rischio di desertificazione delle nostre città a causa dei cambiamenti climatici
Giorni importanti per Firenze, che proprio in questi giorni ospita il G20 dell'Agricoltura. Il foro internazionale che riunisce le principali economie del mondo quest'anno fa tappa proprio nella città gigliata e pone al centro della discussione la parola sostenibilità, la tutela delle risorse e della biodiversità e anche le nuove emergenze nate con la pandemia.
Firenze si è preparata al meglio per accogliere il summit con diversi eventi sparsi in città. In Piazza Duomo non sfugge un’installazione verde simbolo della grande bellezza del paesaggio agricolo italiano, ma anche del rischio di trasformazione e desertificazione che incombe su di esso a causa dei cambiamenti climatici, in un simbolico passaggio dal ‘cerchio del presente’ al ‘cerchio del futuro’. Si tratta de 'Il cammino del verde’, un percorso green composto da piante iconiche del paesaggio e del giardino italiano e da piante di climi aridi, visibile fino al 20 settembre.
Il cerchio del presente evoca il paesaggio rurale toscano, con il tipico roccolo, formato qui da 20 cipressi (uno per ogni paese) circondati da viti, e al centro un grande olivo simbolo della pace tra i popoli. In piazza San Giovanni, vicino alla colonna di San Zanobi, il cerchio del futuro si riferisce a un paesaggio trasformato dal processo di desertificazione, con un’aiuola di sabbia, palme e piante di climi subaridi e aridi.
Il progetto è promosso da Comune di Firenze e Regione Toscana con il contributo di Crédit Agricole Italia; ed è nato da un’idea progettuale dello Studio Bellesi Giuntoli con allestimento del Distretto vivaistico e dell’Associazione vivaisti italiani e la realizzazione di ‘L’arte del giardino’.
“Un’installazione che parla più di tanti appelli e che davanti agli occhi ci pone con evidenza la strada da percorrere e i rischi che dobbiamo evitare – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – Da una parte la bellezza del paesaggio agricolo toscano, dall’altra cosa potrebbe avvenire a causa dei cambiamenti climatici. Invece di olivi e viti, palme e sabbia. Un monito. Oggi la sfida è quella di praticare un’agricoltura che non soltanto nutra l’umanità, ma curi anche il pianeta".