Giada Barra, anima dei due negozi vintage fiorentini C’est Chic
Il paradiso per gli amanti dei tessuti, delle sete e del secondhand
Come nasce la sua passione per la moda vintage?
Ho iniziato a frequentare i mercati used nei primi anni ’90, quando ancora rappresentavano una scelta di nicchia. Vedevo nel settore dell’abbigliamento vintage la possibilità di creare, sperimentare e soprattutto divertirmi diversificandomi e coltivando le mie passioni per l’arte, l’antiquariato, i musei, la moda, il commercio. Tutto questo mi ha portata all’apertura delle mie due boutique di abbigliamento e oggetti vintage e pre-loved, nel cuore di Firenze.
Quali sono le specialità delle sue due boutique in via del Parione e in via Maggio?
Entrambe sono state realizzate con un concept unico, a metà strada tra il rigore della ricerca storica e l’improvvisazione. Una zona eclettica, dove si percepiscono le mie passioni e il mio background lavorativo, fatto dei miei anni di esperienza come Fashion Luxury Retail sia in Italia che in Asia.
L’oggetto dal quale si è separata più a malincuore?
Ogni capo venduto rappresenta una separazione. Mi rassicura la convinzione che la scelta di quell’oggetto sia generata dalla volontà di ri-amarlo, in quanto tale e per la storia ad esso connessa. Curo personalmente il buying nelle due boutique, facendo un picking minuzioso. Ciò che è presente rispecchia criteri di gusto personale e poi solo in seconda istanza, criteri commerciali.
I must del guardaroba vintage di una ragazza chic?
Un cappello in seta, una borsa in rodoide e un gioiello. Un cappello degli anni ‘60, può convivere con una boucles d’oreilles eighties. È solo questione di equilibri.
Gli indirizzi imperdibili a Firenze per gli appassionati di storia della moda?
Il Museo Stibbert, testimonianza dell’evoluzione del gusto e delle tecniche produttive nel tempo, e il Museo Ferragamo.