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text Virginia Mammoli

Paul Lydka
Cenacolo di Andrea del Sarto Four Seasons Hotel Firenze Galleria degli Uffizi
12 Dicembre 2019

Un uomo per ogni stagione

Paul Lydka, head concierge e volto del Four Seasons Hotel Firenze

Paul Lydka

Si sente più psicologo, confidente o uomo dei miracoli?

Tutti e tre. Un concierge deve essere in grado di capire l’ospite che ha davanti. Deve avere tutte le risposte e, quando non ne ha, fare miracoli. 

Nato in Galles, cresciuto in Australia, prima di arrivare a Firenze è stato in Inghilterra e Francia. Quanto è cosmopolita e quanto fiorentino?

Sono 25 anni che vivo a Firenze, quindi direi che mi sento molto fiorentino, ma forse più di tutto mi sento europeo: madre svizzera, padre polacco e figli italiani.

La sfida più complessa che le è capitato di affrontare?

Una volta sono riuscito a far arrivare a Firenze una Birkin di Hermès in una sola settimana, cosa per cui solitamente esistono liste di attesa di almeno tre anni. 

Personaggi famosi. L’incontro che più l’ha colpita?

Sono moltissime le celebrity che frequentano l’Hotel, ma l’incontro che più mi è rimasto impresso è stato quello con Isadore Sharp, fondatore di Four Seasons Hotel, il motivo per cui siamo qua e per cui ogni dettaglio è esattamente come lo vedi.

I suoi consigli per l’ospite che visita Firenze in estate.

Andare agli Uffizi e l’Accademia di notte, nel silenzio e con poche persone, e dopo la visita fare un giro in bicicletta by night.

E i suoi luoghi preferiti in città? 

Mi piace andare al Cenacolo di Andrea del Sarto, prendere un gelato a La Carraia e gustarlo sul muro del Ponte ammirando Firenze, oppure andare in piazza Santo Spirito, che per me è il vero cuore della città. 

Cenacolo di Andrea del Sarto Four Seasons Hotel Firenze Galleria degli Uffizi

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