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text Mila Montagni

Serena Gonnelli
16 Dicembre 2019

Oro liquido

Serena Gonnelli è erede di una stirpe di oliandoli che risale fin dal 1585. Sua l’idea di un format unico: Olivia ristorante con cucina all’extravergine, didattica e negozio di specialità tutte a base di olio e.v.o.

Serena Gonnelli

Com’è nata l’idea del ristorante Olivia?

Quando, dopo dieci anni di lavoro nell’azienda di famiglia, mi sono resa conto che intorno all’olio c’era curiosità ma ancora molto da raccontare. Spiegare l’olio non è semplice e serve ancora molta più comunicazione intorno a questo unico prodotto. 

Eppure l’olio è prezioso, fondamentale, in cucina…

Ma è nella ristorazione che mi sono resa conto che mancava una sensibilità adeguata. Olivia è nato così, per condividere l’esperienza e farlo apprezzare, attraverso una ristorazione informale ma di qualità ed unica nel suo genere.

A un anno dall’inaugurazione, se la sente di dirsi soddisfatta?

Posso dire di sì perché cominciamo ad avere una clientela affezionata e a continuare a godere dell’effetto curiosità dato dall’originalità della proposta. 

Perché insegnate a scegliere e usare l’olio?

Perché non è grasso, è totalmente vegetale ed è sano. È una vera medicina per il cuore e l’intero apparato digerente, oltre che per la pelle.

Ha scelto Firenze per questa avventura, pensando a…?

Al fatto che ci sono cresciuta, e che mi sento fiorentina. Anche se le vacanze le passavo in campagna al Frantoio di Santa Téa, a Reggello, e mi divertivo ad aiutare in frantoio come potevo fin da piccola.

Il suo posto del cuore, in città?

Sulla via Vecchia Fiesolana, la terrazza panoramica tra San Domenico e Fiesole: silenziosa, bella, capace di far vedere una città unica.

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