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Giardino di Villa Badini ph Pasquale Paradiso
16 Marzo 2023

I giardini più belli di Firenze

Le oasi verdi assolutamente da vedere in città

Non solo città d’arte, architettura e monumenti incredibili, Firenze è anche sinonimo di parchi e giardini che tolgono il fiato. Gli spazi verdi vanno dai giardini della famiglia Medici a piccole oasi nascoste in tutta la città. Oltre al famoso giardino di Boboli, infatti, non mancano altri magnifici esempi di bellezza, che custodiscono segreti e sorprese che solo uno sguardo attento può trovare. Andiamo insieme alla scoperta dei giardini più belli della città, dove trovare vedute e paesaggi mozzafiato.

Se siete alla ricerca di alcune passeggiate insolite fuori dal centro storico cliccate qui, qui cercate 3 itinerari da fare a piedi ve li suggeriamo qui, se invece siete alla ricerca di curiosità, segreti e leggende, cliccate qui!

Giardino di Boboli
Con i suoi 45mila metri quadrati, Boboli è uno dei più spettacolari esempi di giardino all’Italiana. Costruito a partire dal 1418, quando Luca Pitti acquistò il terreno, fino alle modifiche fatte dai Savoia nell’800. Fontane e labirinti, ragnaie e gallerie di rami, statue agresti, grotte e casini fanno di Boboli un grande museo all’aperto. La parte più antica si sviluppa verso oriente dalla grotta di Mosè al Giardino del Cavaliere. L’ampliamento, voluto da Cosimo II, scavalca idealmente la fortificazione creata da Cosimo I per la guerra contro Siena e, snodandosi verso meridione, lambisce porta Romana. Fu Niccolò Pericoli, detto il Tribolo, fidato architetto di verzure di Cosimo, ad armonizzare il grande spazio dividendolo in comparti ortogonali con piante di bosso e frutto, ma si deve al genio di Ammannati la trasformazione della cava di pietraforte in anfiteatro prima di siepi e poi in muratura.
È da lì che, con alle spalle la fontana del carciofo, si oltrepassa l’obelisco egizio, si passa la fontana del Forcone e si sale fino al bastione, costruito da Michelangelo durante l’assedio del 1529, su cui si adagia il giardino del Cavaliere e nel cui sottosuolo una grande cisterna d’acqua serviva per irrigare tutto il giardino. Ma la visita potrà dirsi completata solo dopo essere stati calamitati dalla Grotta Grande. Frutto della mente alchimia di Francesco I e del suo alter ego Buontalenti è una sorta di viaggio iniziatico verso la bellezza manierista capace di reinventare, superandola, la natura. I tre ambienti, affrescati da Bernardino Poccetti, offrono scene agresti, le pareti, incrostate di stalattiti, venivano irrorate d’acqua da fontanelle nascoste; mentre i prigioni di Michelangelo (oggi in copia), introducono all’interno dove s’incontra prima la statua di Paride che rapisce Elena per poi finire al cospetto di una Venere pudica, di Giambologna, che esce dal bagno. Un percorso stupefacente salutato dal nano Morgante, giullare prediletto di Cosimo I, che si offre vecchio e nudo a cavallo della tartaruga granducale (Qui il nostro itinerario con la storia e le curiosità del giardino di Boboli).

Boboli

Giardino di Villa Bardini
Fin dal Medioevo, il Giardino Bardini è appartenuto a ricche famiglie che si sono succedute: nato come destinazione agricola, si è trasformato nel corso dei secoli nello splendido giardino all’italiana che è ancora oggi. Nei primi anni del ‘900 fu usato dal proprietario da cui prende il nome, il collezionista Stefano Bardini, conosciuto come il principe degli antiquari, anche come uno spettacolare ambiente di rappresentanza, in cui accogliere la sua facoltosa clientela. Il Giardino Bardini integra tre giardini, diversi per epoca e stili: il giardino all’italiana, con la magnifica scalinata barocca, il bosco all’inglese che, con i suoi elementi esotici, rappresenta un raro esempio di giardino anglo-cinese e il parco agricolo in cui ha trovato posto un nuovo frutteto e lo splendido pergolato di glicine che fiorisce in primavera, tra aprile e maggio.

Giardino di Villa Bardini ph. Pasquale Paradiso

Giardino delle Rose
Un vero e proprio balcone di bellezza situato sotto a piazzale Michelangelo, che accoglie oltre mille varietà botaniche, 350 specie di rose antiche e regala un panorama unico sulla città. Lo arricchiscono le opere dell’artista belga Jean-Michel Folon: si può osservare il panorama attraverso la valigia Partir, ci si può riposare accanto all'uomo di Folon sulla panchina fuori dal tempo di Je me souviens, si può accarezzare Chat, il gattone addormentato sull’erba tra i cespugli di rose e insieme a l’Envol si può spiccare il volo sulla città. Non manca nemmeno un angolo giapponese, con un giardino donato al comune dalla città gemellata di Kyoto e che vi catapulta per un attimo tra le meraviglie naturalistiche orientali.

Giardino delle rose ph Ottavia Poli

Giardino dell’Iris
Ubicato tra l’angolo di Viale dei Colli e Piazzale Michelangelo nel Podere dei Bastioni, il Giardino dell’Iris è dedicato al fiore che dal 1251 è il simbolo della città. È nato con lo scopo di dare ospitalità ad un Concorso Internazionale annuale per le migliori varietà di Iris, il Premio Firenze, e oggi è uno scrigno di meraviglia dove su prati scoscesi e ulivi, in un paesaggio che sembra lontano anni luce dalla città, crescono le specie più belle di Iris. Una molteplicità di forme e colori che coprono quasi completamente il terreno del giardino e che quando sono in piena fioritura lo trasformano in un tappeto meravigliosamente colorato. È aperto solo due settimane a maggio, dalle 10 alle 18.

Giardino dell'Iris ph. Pasquale Paradiso

Giardino di Palazzo della Gherardesca
Non sembra neanche di stare a Firenze passeggiando per i viali del parco segreto dell’iconico Four Seasons Hotel Firenze, uno dei più belli e inesplorati spazi verdi della città. Nel '400 era un giardino botanico, fu il Conte Guido della Gherardesca nel 1820 a restaurarlo per renderlo un raffinato giardino ispirato allo stile romantico. Oggi conserva tutta la sua antica bellezza, con vasche, statue e fontane dal fascino senza tempo. Camminando s’incontrano il famoso tempietto, la Kaffeehaus e tanti alberi secolari, dalle sequoie alle conifere. Questo paradiso collega i due edifici di cui il Four Seasons è composto, il Palazzo della Gherardesca del XV secolo e La Villa, ex convento del XVI secolo. È accessibile solo agli ospiti dell’albergo, tranne in alcune occasioni speciali, come l’Open Day che si tiene ogni anno di dicembre (scopri qui tutti gli hotel più belli della città).

Giardino della Gherardesca - Four Season Hotel Firenze

Giardino Torrigiani
È il più grande giardino privato d’Europa all’interno della cerchia delle mura di una città. Già famoso nel Cinquecento come orto botanico, il giardino Torrigiani conosce una sua seconda rinascita agli inizi dell’Ottocento, quando il marchese Pietro Torrigiani lo ingrandisce e lo trasforma in un parco romantico all’inglese seguendo il gusto dell’epoca. All'ingegnere Gaetano Baccani, già apprezzato per aver progettato il campanile di Santa Croce, si deve la realizzazione del famoso torrino in stile neogotico e allusivo allo stemma di famiglia. Oltre all’importanza architettonica, questo giardino è rinomato anche come orto botanico, straordinariamente ricco di specie arboree e piante provenienti da diverse parti del mondo.

Serra Giardino Torrigiani

Giardino Dell’Orticoltura
Così elegante da esser scelto come set cinematografico per Amici miei - Atto e Sotto una buona stella, il Giardino dell’Orticoltura fu costituito dalla Società Toscana di Orticoltura nel 1852 su una proprietà del marchese Ginori Lisci e della marchesa Marianna Venturi. Nel 1880 fu organizzata in città un’esposizione nazionale e su disegno dell’architetto Giacomo Roster venne costruito il tepidarium in ferro e vetro in stile liberty che ancora oggi lo caratterizza. Poco lontano dalla spettacolare serra un prato con una deliziosa loggetta rinascimentale. Attraverso un passaggio pedonale oltre la ferrovia si accede al cosiddetto Giardino degli orti del Parnaso, una piccola area verde posta su un dislivello panoramico, dove spicca una fontana a forma di drago, che si snoda fantasiosamente sulla scalinata.

Loggia del giardino dell’Orticoltura ph. Ottavia Poli

Giardino Corsini
Un giardino rinascimentale disegnato e realizzato per la residenza della famiglia Corsini nel 1620 dall’Architetto Gherardo Silvani. Giardino Corsini è un gioiello nascosto e protetto da un imponente muro di cinta, che circonda l’antico Palazzo Corsini al Prato dove ancora oggi la famiglia vive. Ospita circa 130 piante di agrumi, grazie anche alle tre grandi limonaie nelle quali le piante svernano. A ovest del giardino, anche l'ultimo terreno a uso agricolo del centro di Firenze, dove si estende un prato con tigli secolari. Nel giardino vagano liberamente le numerose tartarughe di una numerosa colonia secolare. Una volta all'anno, a metà settembre, ospita la rassegna dedicata alle eccellenze artigiane e agli antichi mestieri Artigianato e Palazzo (Qui puoi leggere anche la nostra intervista a Sabina Corsini, presidente dell'associazione Giardino Corsini e qui quella a Neri Torrigiani, creatore dell'organizzazione).

Giardino Corsini ph. Pasquale Paradiso

Giardino dei Semplici
È il terzo Orto botanico al mondo per antichità. La sua origine risale al 1545, quando Cosimo I dei Medici prese in affitto dal Monastero di San Domenico in Cafaggio il terreno su cui doveva sorgere l’Orto. Il Giardino dei Semplici, così denominato perché nato come orto di piante medicinali o “Semplici”, ha una superficie di 2,3 ettari, di cui 1694 m² sono occupati da serre. Il disegno delle aiuole ricorda sia il modello dell'Hortus conclusus medievale dedicato alla coltivazione delle erbe medicinali e aromatiche sia lo schema del giardino segreto della villa rinascimentale. L'edificio principale, che occupa tutto il lato su via Micheli, ospita gli uffici, la biblioteca, un laboratorio e le serre, che si distinguono in serre calde, che ospitano piante tropicali, e serre fredde dove trovano posto piante che richiedono temperature meno elevate.

Giardino dei semplici

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