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Via de' Tornabuoni, Firenze

Matteo Parigi Bini

18 Maggio 2020

Ripartiamo dalla moda. Un'esclusiva intervista ad Antonio Bossio, portavoce dell'Associazione Via Tornabuoni e storico direttore della Boutique Gucci di via Tornabuoni

Dal 18 maggio le boutique fiorentine aprono i loro battenti, pronte a nuove regole

Il 18 maggio finalmente riaprono le boutique della moda della nostra città e il nostro "quadrilatero", che va da piazza Strozzi a via de' Tornabuoni, è pronto per riconsacrarsi come luogo di riferimento per lo shopping in Italia e nel mondo.

Ma quali saranno, in sostanza, i cambiamenti e le regole da attuare in questo periodo in cui l'attenzione è massima?

Lo abbiamo chiesto ad Antonio Bossio, portavoce dell'Associazione 'Via Tornabuoni' e storico direttore della boutique Gucci, che da più di quarant'anni lavora nella prestigiosa via.

Antonio Bossio, portavoce dell'Associazione Via Tornabuoni e storico direttore della Boutique Gucci

Che sensazione ha provato nel ritornare in boutique dopo il lockdown?
Non le nego che questa mattina, entrando in boutique, la sensazione è stata quasi come un "primo giorno di scuola". Un giorno in cui sicuramente sta iniziando qualcosa di grande e nuovo. Affrontiamo questa riapertura con ottimismo.

Via de' Tornabuoni

E' sicuramente il General Manager con più anni di servizio in città, si ricorda un periodo così difficile in città?
Assolutamente no. Ricordo bene gli anni della Guerra del Golfo e quel 2001 delle Torri Gemelle, ma non abbiamo mai avuto un periodo di lockdown a questo livello. Una chiusura di questo genere non c'è mai stata fino ad oggi.

Via de' Tornabuoni

In questi mesi vedrete principalmente clientela italiana, come cambierà il vostro lavoro?
Da una parte avremo sicuramente molto più tempo da dedicare alla clientela, che in questo periodo sarà principalmente toscana, ma sicuramente la speranza è che i confini possano sospendersi in tutto il mondo, che si ritorni alla libera circolazione. Tutti i negozi hanno metrature e personale tarato per accogliere in sicurezza i visitatori di sempre.

L’emergenza Covid-19 ha messo di nuovo al centro del Made in Italy l’artigianalità di cui Firenze è sicuramente capitale. Che ruolo può avere la nostra città in questo nuovo movimento?
Questo è senza dubbio il periodo in cui il "Fatto Bene" fa la vera differenza e Firenze ne è sicuramente la sua massima espressione. In questo momento è essenziale comunicare questo concetto di esclusività, sicuramente ci impegneremo a farlo anche a nome di Via Tornabuoni.

Produzione artigianale in uno dei laboratori Gucci

Ci parli dei protocolli anti-contagio a cui ogni boutique si sta attenendo

Ogni brand ha un protocollo di regole a cui attenersi, spesso realizzato in collaborazione con virologi. Entrate ed uscite differenziate, mascherine, guanti, gel igienizzante e ambienti completamente sanificati. Negli ultimi giorni abbiamo avuto dei breefing molto accurato dalle case madri e siamo pronti per accogliere in sicurezza la nostra clientela. Le nostre boutique inoltre hanno salette private dove potersi godere a pieno l'esperienza shopping.

A livello di collezione che ruolo avrà l’estivo e quando pensate di presentare l’invernale?

Questo è un punto interrogativo, ancora è prematuro parlarne, tra qualche settimana avremo un punto più chiaro. Sicuramente nelle boutique troverete la collezione estiva.

Gli orari di apertura per la clientela?

In tutta la strada troverete le boutique aperte con orari regolari dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 19. Molte delle quali saranno aperte anche di domenica.

 

 

 

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