Il Museo Bardini di Firenze
Scopriamo insieme il regno e le opere del celebre antiquario Stefano Bardini
Sognava di diventare pittore, ma Stefano Bardini è stato il più autorevole antiquario italiano. Nato nel 1836 a Pieve Santo Stefano, in provincia di Arezzo, si era trasferito a Firenze per studiare all’Accademia di Belle Arti. Deciso a fare fortuna, abbandonò l’incerta carriera da artista e si gettò nel mercato antiquario che era sbocciato nel 1866 quando furono demanializzati i beni ecclesiastici. Il provvedimento rovesciò sul mercato una cospicua quantità di opere d’arte. Stefano Bardini capì che un’occasione come quella non si sarebbe mai più ripetuta.
Seppe stare al centro fra un’offerta spesso rara e prestigiosa, da comprare con pochi soldi, e una domanda che dall’Europa e dall’America cresceva impetuosamente. Bardini mise a punto un’organizzazione di raccoglitori locali e restauratori, e riuscì a mettersi in contatto con i direttori dei musei e collezionisti di tutto il mondo. Divenne immensamente ricco. L’antiquario contribuì a diffondere in tutto il mondo il mito del Rinascimento italiano e mostrò un grande interesse non solo per i capolavori ma anche per tutte le forme di arte applicata, che ancora oggi costituiscono uno dei motivi di maggior fascino del museo.
Nel 1880 aprì un negozio di esposizione in piazza de’ Mozzi, poi acquistò l’intero palazzo che fu destinato a diventare meta dei più importanti collezionisti di tutto il mondo. Nel 1914 decise di ritirarsi dagli affari e dedicarsi a realizzare il suo sogno: organizzare la sua galleria personale. Morì nel 1922 lasciando alla città il palazzo e 1172 opere da destinare a museo. Nel 1925 il Museo Bardini diventò Museo civico, e alle opere acquistate da Bardini si aggiunsero pezzi provenienti dalle collezioni comunali. L’ attuale allestimento, frutto di un decennio di restauri iniziati nel 1999, si rifà al progetto originale voluto dal suo fondatore, che dispose le opere per genere, secondo un canone estetico e scenografico.
Orari apertura:
Venerdì Sabato Domenica Lunedì ore 11-17
Chiuso a Capodanno, a Pasqua, il 1 maggio, il 15 agosto, il 25 dicembre